martedì 8 giugno 2010

Vita da OSS. Il racconto di un addetto ai lavori

In apertura del corso tenutosi a Castelvetro il Responsabile dei servizi ha dato lettura di un testo scritto da un OSS operante in struttura. Oltre che una testimonianza di valore dell'impegno psicologico che si deve dare nel lavoro di cura, il racconto è anche un'interessante prova letteraria.

 Il racconto inizia così:

Se c’è una suoneria che non vorresti mai e poi mai dover sentire, è quella della sveglia alle cinque del mattino!

D’altra parte, qualche ora prima le hai dato la carica, hai regolato le lancette e lei, sempre ligia al dovere che le compete, ti avverte che l’ora à giunta!
Qualche volta decidiamo di stare ancora cinque minuti e quando succede che si prende la sciagurata decisione, il risultato è che alle sei e un quarto il silenzio della tua casa viene scosso da un altro suono: quello del telefono, seguito dalla voce della tua collega che ti ricorda che forse hai qualcosa da fare dalle parti della struttura!
Come sempre in questi casi, ti ribalti giù dal letto e pensi: ”Porca miseria, lo sapevo, lo sapevo!”.

Mai fidarsi dei cinque minuti!  (continua!)

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