venerdì 13 aprile 2012

L'opinione - Commento sulla politica da rinnovare


E come la singola foglia non ingiallisce senza che la pianta tutta ne sia complice muta, Così il malvagio non potrà nuocere senza il consenso tacito di voi tutti. Insieme avanzate, come in processione, verso la vostra essenza divina. Voi siete la via e i viandanti. (Kahlil Gibran – Il Profeta – Cap 12 sulla colpa e il castigo)

Ho pubblicato su face book questa citazione da uno scritto di K Gibran perché volevo far capire a tutti che non possiamo fermarci e fingere di non essere interessati o di non aver colpa se le cose vanno male. Dice l’autore che qualunque malvagio non può compiere gli atti negativi e dannosi per tutta la società senza che in qualche modo abbia ricevuto il nostro consenso. Certo non un consenso esplicito e consapevole, ma non per questo la cosa è poco grave. Dobbiamo sapere che non possiamo cantare “in questo mondo di ladri” senza comprendere che in una certa misura siamo anche noi responsabili del fatto che il nostro mondo sia pieno di ladri!. Ma come possiamo tollerare che i rimborsi elettorali siano così alti che i loro legittimi destinatari dopo aver pagato tutte le spese elettorali con quelli avanzati si comprano le case o altro e fanno investimenti in Tanzania o altrove. Fanno investimenti??! Ma per far fronte a cosa? A quale futuro incerto devono pensare se si fanno loro le leggi e stabiliscono di darsi tanti soldi da non saper più cosa farne dopo averli sperperati al massimo della loro forza! E noi che abbiamo saputo questo stiamo li a guardare la televisione? Beh, certo siamo in un’epoca in cui c’è la democrazia rappresentativa. Abbiamo eletti questi signori e loro ci rappresentano quindi di cosa ci dobbiamo stupire se stiamo li a guardare? È normale sono loro  la nostra guida spirituale, gli uomini guida, coloro che ci portano verso il futuro..! noi siamo stati ad eleggerli quindi siamo complici del loro delitto. Anche se non hai votato per l’ultimo ladro che hanno scoperto poco importa, hai votato per un altro ladro o, se sei stato fortunato, per un “non ladro” che sapeva, però, di essere circondato dai ladri. E nessuno li ha denunciati quindi col tuo voto ti sei reso complice di un ladro o, nella migliore delle ipotesi, sei complice di un complice. Pensaci!!!


"... quindi non essere foglia: sii albero!"

Negli auguri di Pasqua ho voluto raccontare un fatto che mi è realmente accaduto, cioè un mio vicino, mentre trasportavo cespugli tagliati per il gelo, mi chiede di parlare del Governo. Non ho molta voglia di rispondere e butto lì un giudizio su Monti: - è come la Primavera – dico – viene e ci fa notare tutti i danni, ma non è il responsabile. Responsabile è la stagione precedente -. Il mio vicino pensa che sia una dichiarazione entusiastica verso Monti e mi attribuisce un giudizio di totale esaltazione. Dice – allora lei lo considera un salvatore!- No non proprio un salvatore: ci indica una strada, ma a salvarci dobbiamo pensarci noi col lavoro e col massimo impegno.
Tutto sommato questa visione pasquale non era male perché ci metteva di fronte alle nostre responsabilità e ci faceva pensare che, si, ci aspettano momenti di sacrificio, ma col nostro impegno potremo raggiungere di nuovo un buon livello di vita sociale.
Ed ecco che neanche una settimana dopo arrivano le notizie devastanti del terremoto padano. Un terremoto terribile che apre le ferite dei terremoti precedenti e che spinge verso nuove paure e a un senso di impotenza.  Meglio non uscire dalla visione di Pasqua, questi nuovi danni della politica consideriamoli altri cespugli inariditi dal gelo, gli ultimi di cui ci siamo accorti. Certo la ricetta non cambia: dobbiamo lavorare per ripristinare buone condizioni di vita, ma questa volta aggiungo che dobbiamo anche dirlo ai nostri interlocutori, che così non va. Dobbiamo dire che gli anni delle vacche grasse sono finiti, questo noi l’abbiamo capito, ma sono finiti anche per loro! E loro non sembra proprio che lo vogliano capire!

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