Appena conclusa una riflessione sulla crisi che non è solo finanziaria ed economica, ma è anche crisi dei valori e di fiducia verso le istituzioni e verso la politica, la cronaca offre uno spunto per nuovi approfondimenti.Esplode il caso dell’eliminazione delle Province che anima un dibattito che per la verità sembra un po’ vecchio. Si riporta ad esempio (Quotidiano Libero del 29 novembre 2008 Pag. 2) che nel 1920, l’allora segretario dell’Associazione nazionale dei Comuni, Emilio Caldara, avrebbe auspicato l’eliminazione delle Province con l’affermazione che si tratta di “enti buoni solo per i manicomi e per le strade”. Ora, senza prendere posizione, per il momento, sulla questione, se in tutto questo tempo non è successo niente, malgrado siano nati molti altri enti tra cui, in particolare le Regioni che occupano davvero il ruolo fondamentale di ente intermedio tra lo Stato e la politica dei comuni, è molto improbabile che spariscano proprio adesso.
(continua)
lunedì 15 dicembre 2008
sabato 13 dicembre 2008
IL DIBATTITO SUL WELFARE SPINGE VERSO UNA RICOSTRUZIONE DELLA CULTURA DIFFUSA
Ci sono notizie, estensibili a tutto il territorio nazionale, che mostrano i segni di una crisi generalizzata.
Mancano posti residenziali e l’offerta non soddisfa la domanda già oggi e ancor meno lo potrà fare in futuro, ma i cittadini su questo hanno diritto a una comunicazione chiara.
(continua)
Mancano posti residenziali e l’offerta non soddisfa la domanda già oggi e ancor meno lo potrà fare in futuro, ma i cittadini su questo hanno diritto a una comunicazione chiara.
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Le Province sono insostituibili.
Questo è il titolo con cui è stato sintetizzato il messaggio lanciato dai Presidenti delle Province con la firma dell’atto costitutivo della “Fondazione delle Province del Nord Ovest” cioè quelle appartenenti alla Lombardia, Piemonte, Liguria oltre a Piacenza e Parma dell’Emilia-Romagna. Dunque è stata portata a termine un’azione di carattere associativo per valorizzare l’importanza delle Province in un momento in cui è stato sollevato con rinnovato vigore il proposito, ormai un po’ consunto per vero, di abolire le Province.Un po’ ironicamente potremmo dire che è vero: le province sono insostituibili, infatti nessuno le vuole sostituire, semmai molti le vorrebbero vedere morte! Perché si dovrebbero sostituire? Si sostituisce chi fa qualcosa!Con queste premesse è interessante analizzare il problema.
(continua)
(continua)
Riforma della scuola: al liceo Gioia di Piacenza la rivolta dei cento
Professori sul piede di guerra: valutiamo forme di protesta pubblica
Oltre cento docenti del liceo Gioia (dove complessivamente ne operano circa 130) scrivono una pagina nuova ed importante della protesta di cui la riforma Gelmini costituisce il più eclatante obiettivo. Documento sintomo di un malessere giunto al limite, pare di capire, in cui l'esercito di docenti piacentini, che propone la costituzione all'interno del Gioia di un comitato misto "in difesa della scuola pubblica"..(continua)
In questo periodo è interessante anche uno sguardo alla scuola.
Oltre cento docenti del liceo Gioia (dove complessivamente ne operano circa 130) scrivono una pagina nuova ed importante della protesta di cui la riforma Gelmini costituisce il più eclatante obiettivo. Documento sintomo di un malessere giunto al limite, pare di capire, in cui l'esercito di docenti piacentini, che propone la costituzione all'interno del Gioia di un comitato misto "in difesa della scuola pubblica"..(continua)
In questo periodo è interessante anche uno sguardo alla scuola.
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