venerdì 12 agosto 2011

Buon Ferragosto - caro operatore

Come ogni anno di questi tempi si pensa  di mandare un augurio per Ferragosto. Di solito si sceglie un’immagine vacanziera con il mare sullo sfondo, un ombrellone e qualcuno spaparanzato..ma quest’anno si fa fatica ad affrontare in modo spensierato questo periodo.
E allora, malgrado la crisi, cerchiamo di prenderla con un  po’ di ironia.
Avete visto le  facce dei nostri ministri? Non  belle..!  La bella signora occhioni neri  da un po’ non la inquadrano più, inquadrano solo dei visi tirati e delle teste più imbiancate o scapigliate. Ovviamente c’è anche chi i capelli bianchi non ce li avrà mai, anzi ne ha sempre di più e sempre più colorati. Adesso però gli sono venuti meno quei bellissimi  sorrisi artificiali che tanto ci rasserenavano quando tutto andava bene, ovvero l’orchestra continuava a suonare mentre il Titanic affondava.
E i mille? Non quelli di Garibaldi, quelli qualcosa han fatto! Parlavo dei mille parlamentari che, poveretti, quest’anno dovranno garantire la reperibilità durante i sacrosanti  40 giorni di ferie. Non è ancora stato chiarito se durante l’anno  lavorano o se fanno danno: forse se stanno a casa almeno non fanno danno..!  Ma no , quest’estate va tutto male e magari dovranno tornare ai lavori forzati: alza la manina, schiaccia il pulsante (solo il tuo, mi raccomando!); tanto chi ci ragiona sulle cose? Fate quello che vi dicono i capi,  Diavolo, non vorrete mica pensarci tutti!
Ma, come si diceva, che facce! Volete vedere che sono preoccupati per il fatto che inevitabilmente dovranno peggiorare le loro condizioni economiche?? 
Già perché tutti, proprio tutti, stanno dicendo che bisogna mettere un freno ai costi della politica e addirittura ormai è diventato di dominio pubblico il menù del Senato della Repubblica coi relativi prezzi. 
Poveri politici nazionali se si riducono lo stipendio non potranno più spendere come prima e addirittura dovranno rinunciare al “Risotto con rombo e fiori di zucca” (€ 3,34)  e accontentarsi di “Penne (ovviamente) all’arrabbiata” per una spesa di ben € 1,60..! o si porteranno da bere da casa per evitare la “Spesa folle” di € 0,67 per una c.d. bevanda standard. Clicca e vai al listino del ristorante del Senato..!

È cominciata la primavera araba e c’è in corso qualche movimento anche dei giovani nelle principali città europee. Alcuni dittatori  sono stati banditi. Va bene che chi aveva un dittatore sapeva con chi prendersela, ma noi almeno possiamo  indignarci attivamente  e cominciare un “autunno caldo italiano”?

Si potrebbe fare una “marcia su Roma!”, potremmo andare nei palazzi e tirarli fuori tutti. E poi? Poi vedremo.  Magari prendiamo tutti i decreti, i regolamenti, le leggi, chiamiamo i pompieri, quelli di Fahrenheit 451 e mandiamo tutto al rogo.(Il racconto originale di Bradbury da cui è stato tratto il famoso film si intitolava appunto “Gli anni del rogo”). Nella vicenda di Fahrenheit 451 (è la temperatura a cui avviene autocombustione dei libri) il Governo mandava i pompieri a bruciare i libri perché il popolo doveva essere “Istruito” solo attraverso la televisione (Pensate un po’). Bene noi dovremmo andare a Roma col lanciafiamme per bruciare tutto, non i libri o le persone, ma tutta la produzione legislativa perché in tal modo distruggeremmo il nascondiglio, la struttura di parole e di carta che tutto vieta e tutto giustifica.
Abbiamo bisogno di un bilancio in pareggio e il Governo propone di mettere il pareggio nella Costituzione: quando si devono fare cose concrete  i nostri governanti pensano a una legge..!
Basta, leggi, basta decreti legge, basta processi brevi, processi lunghi e inchieste sulla  P3, sulla P4 e così via enumerando: se non ci fossero così tante leggi sarebbe più difficile nascondere le proprie malefatte, la trasparenza non ci potrà mai essere dietro a una montagna di carta. Ma dopo un immenso rogo si potrebbe incominciare a intravedere qualcosa. Soprattutto se qualcun altro, alcuni nuovi e pochi rappresentanti del popolo potranno rimettere mano nella legislazione dando una nuova impronta alle cose suprando questo momento che insieme alle ideologie ha buttato via anche il senso etico della politica, del lavoro e della vita.

Dove non arrivano con le parole di carta, poi,  arrivano con le parole dell’oracolo televisivo. Avete visto ad esempio la pubblicità progresso per combattere l’evasione?. Bella, bellissima e soprattutto efficace. . “Se tutti paghiamo le tasse pagheremo meno e lo Stato ci ripagherà con servizi migliori” Efficace con chi? Con le menti semplici e ingenue di coloro che si lamentano, protestano ma poi da bravi bambini pagano e votano, continuando a votare la stessa gente, magnifico! Possiamo star certi che gli evasori (e sappiamo benissimo tutti in quali categorie professionali si annidano)  adesso incominceranno a tremare e correranno a pagare anche gli arretrati!

Cerchiamo di ridere per non piangere, ma ricordiamoci che dobbiamo imparare qualcosa da queste giornate  silenziose e torpide come sempre d'estate ma rotte ogni tanto da comunicazioni che dovrebbero scuotere come quelle dei disordini in Spagna, o a Londra. Sembra che la storia stia cominciando a presentare il conto  e quindi  affrettiamoci, facciamo un po’ di vacanza e poi via, al lavoro!
Al lavoro con una convinzione: dare il nostro contributo a creare un’opinione pubblica impegnata, a diffondere un messaggio di responsabilità e impegno, leale verso  tutti coloro che si adoperano per risollevare  il senso etico del lavoro e dello Stato prima ancora del pareggio economico. 

Dobbiamo impegnarci per trovare una lingua comune e un condivisibile  programma  di formazione per sostenere la motivazione e ridare credibilità sociale al lavoro di assistenza.


Diamoci da fare, “L’utopia è a portata di mano nei momenti di crisi!” 
Ok, buone vacanze. Ci vediamo presto.. al lavoro!