venerdì 30 luglio 2010

Comunicare il servizio sociale - SUNAS

Diamo pubblicità a un’iniziativa del



Coordinamento Regionale per

l’Emilia-Romagna.

Il SUNAS

in partnership con S.O.S. Servizi Sociali On Line


in collaborazione con la Società Cooperativa di Cultura Popolare di Faenza

e con Banca di Credito Cooperativo Ravennate - Imolese

Lancia un ciclo di  seminari dal titolo

Comunicare il servizio sociale

Nella brochure si legge:
Comunicare la professione di assistente sociale: un compito specifico delle organizzazioni di rappresentanza, ma anche di ogni professionista. Per una professione come quella dell’ assistente sociale è importante conoscere e saper utilizzare molteplici mezzi di comunicazione, anche quelli meno tradizionali, che rappresentano al tempo stesso una sfida e nuove opportunità. Saper scrivere un articolo o redarre un’inchiesta, saper realizzare un film a testimonianza del proprio lavoro, o saper creare un sito internet per gestire comunicazioni di aiuto con le persone: si tratta non solo di competenze pratiche da acquisire ma anche della traduzione di precisi compiti deontologici del professionista nel lavoro quotidiano nelle organizzazioni.


PROGRAMMA
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6 ottobre, ore 15,30- 19,30 - La comunicazione della professione secondo il codice deontologico. Docente: Donatella Dalpozzo, assistente sociale


13 ottobre, ore 15,30- 19,30 Il giornalismo sociale, dall’articolo all’inchiesta. Docente: Ugo Albano, assistente sociale e giornalista

23 ottobre, ore 9,30- 18,30 La comunicazione multimediale – dall’idea al film. Docente: Stefania Scardala, assistente sociale, direttore della “webTV degli assistenti sociali”

30 ottobre, ore 9,30 – 18,30 Web-communication e servizio sociale Docente: Antonio Bellicoso, assistente sociale, direttore del portale “servizisocialionline”

Segreteria tecnica e scientifica: Giorgia Mediani. Per preiscrizione o informazioni telefonare al 334-2473875 o scrivere a: sunas.parma@gmail.com

 Dato il numero limitato di posti, verrà fatta una selezione preventiva in base alle motivazioni ed ai curricula degli interessati. I seminari avranno luogo a Faenza (RA), presso la biblioteca Zucchini, via Castellani, 25.
La partecipazione è gratuita e verrà rilasciato attestato di partecipazione. E’ stato richiesto al locale Ordine assistenti sociali patrocinio e accreditamento.

sabato 10 luglio 2010

Parma 22 giugno - ACCREDITAMENTO: Qualità e remunerazione

Il 22 giugno scorso a Parma presso la sede della Camera di Commercio in via verdi, 2 si è tenuto un convegno di approfondimento sull'accreditamento dei servizi sociosanitari in Emilia Romagna.

Il tema in questa occasione è stato "La qualità dei servizi e le norme sulla remunerazione".
Chairman della giornata è stato Graziano Giorgi nella foto a fianco.

La relazione introduttiva è stata curata da Renato Dapero  (Ultimo a destra nella foto) che , nella sua  qualità di Presidente della sez. Emilia Romagna dell'associazione, ha fatto prima di tutto una presentazione dell'ANOSS e della mission che l'associazione si è data circa la promozione di una cultura socioassistenziale basata sulla centralità della persona nelle fattispecie di utente, operatore o portatore di interessi al fini di un welfare moderno efficiente e sostenibile. Mai come in questo caso si vede l'attinenza della mission dell'ANOSS rispetto agli obiettivi del convegno che a sua volta cerca di mettere in campo le forze culturali e tecniche per sostenere i servizi assistenziali al più alto livello compatibile con le risorse.
Nel merito la relazione ha posto in luce il fatto che la qualità si basa, come condizione primaria,  sulla possibilità di assicurare tutti gli investimenti necessari a fronte di una stabilità imprenditoriale del soggetto gestore. Col superamento del sistema degli appalti si giunge alla necessità di integrazione in una nuova forma più ampia e significativa. Non solo integrazione tra sociale e sanitario (fronte aperto da tanti anni e mai completamente soddisfatto) ma anche tra pubblico e privato.
Quanto alla remunerazione la delibera regionale porta ad un sistema flessibile costruito sall'analisi dei costi attuali, differnziato per case mix con abiettivo di omogeneità tendenziale e con un decisa flessibilità per fronteggiare necessità peculiari dei servizi gestiti dagli enti pubblici. L'obiettivo primo è la sodisfazione dell'utente che ha bisogno di flessibilità e personalizzazione degli iterventi, possibilità di libera scelta ed equità nei costi. i cittadini, o i comuni in caso di indigenza, pagano una cifra predeterminata uguale in tutta la regione differenziata per servizio (residenziale, semiresidanziale o domiciliare) mu costante e indipendente dalla categoria di appartenenza da un punto di vista dei bisogni sanitari. La quota a carico del FRNA è un dato ponderato che tiene conto del case mix.
Sio tiene conto di determinati elementi di flesisbilità gestionale in base aqi quali il costo può esewere modificato in aumento o in diminuzione a seconda della presenza o meno di certi figure professionali (Es. Animatore)  o della presenza in certe percentuali di operatori con la qualifica di OSS.
Ultima questione importante quella della remunerazione dei servizi gestiti dagli enti pubblici a cui viene riconosciuto unincremento (max 4 euro) per i maggiori costi contrattuali e l'IRAP. Ciò purchè la gestione dei servizi da parte dell'ente pubblico sia diretta, completa o con  (forte) prevalenza di personale assoggettato a contratto di pubblico impiego.

Il secondo intervento è stato curato da Giovanni Maria Soro (Direttore delle attività sociosanitarie dell'AUSL di Piacenza). Soro ha riferito i dati relativi all'andamento della provincia di Piacenza. Ha ricordato poi l'obiettivo sintetizzato nel concetto di "tariffa uica" che è uguale per tutti i cittadini ma è supportata da un sistema che riconosce margini di flessibilità sulla base di evidenze oggetive. Sottolinea che il costo di riferimento regionale è il riferimento economico per la remunerazione della componenete sociale e sociosanitaria; è il risultato della valorizzazione di tutti i fattori produttivi, alberghieri, amministrativi, assistenziali ecc. 
Ha parlato, infine del problema della valutazione di servizi e fattori produttivi eventualmente messi a disposizione del Soggetto Gestore. Si tratta in questi casi di effettuare una rideterminazione della remunerazione. Nel caso specifico di messa a disposizione dell'immobile ci sarà il versamento del corrispettivo pattuito che sarà ridotto o potrà scomparire del tutto a fronte di  un programma di manutenzione straordinaria assunto a carico del soggetto gestore.

La parola passa  a Marco Giorgi (a sinistra nella foto) che , in veste di Presidente di un'ASP (ASP AZ. Sociale Sud-Est) sviluppa il tema "Riflessi economici e sostenibilità". La sua esposizione prende avvio da un'analisi della situazione di crisi che investe gli aspetti economico-finanziari di tutto il mondo con particolare attenzione alla crisi italiana che comporta una riduzione dei trasferimenti agli Enti Locali da parte dello Stato. Sio deve andare verso un welfare sostenibile ma la situazione di oggi non può dirsi soddisfacente perchè insostenibile è diventata la struttura della spesa.
Occorre una mobilitazione di risorse aggiuntive che prevalentemente possono venire dal settore privato. tra le possibilità elenca: le assicurazioni e i fondi, le fondazioni bancarie, le associazioni non profit, le imoprese e i sindacati e gli Enti Locali con tasse di scopo.
L'assunto di partenza è che il sisgtema dispone di risorse limitate e ciò comporta una inevitabile rigidità del sitema tariffario e di remunerazione. Da un punto di vista della scienza dell'organizzazion e aziendale la struttura cdei costi di sistema deve trovare equilibrio con le risorse date e ciò sarà possibile applicando il principio delle tre "e", ovvero efficienza, efficacie ed economicità. La qualità è la risultante di una corretta applicazione del principio
A questo punto svolge un interessante accenno al problema della soddisafazione dell'utente e degli stakeolder con la seguente descrizione.
• Gli utenti/familiari sono più interessati all’accessibilità ed alla comodità delle prestazioni, oltre alla tariffa del servizio.
Gli amministratori rivolgono maggior attenzione alla produttività nonché all’equa distribuzione delle risorse enfatizzando una logica di azione di tipo economico; danno maggior enfasi alla salute dell’intera popolazione e minore rilevanza alla logica professionale
• I professionisti della cura prestano maggiore attenzione alla qualità tecnico professionale ed ai risultati clinico assistenziali, puntando al risultato conseguito dal singolo paziente
• Le Aziende di gestione dovrebbero riuscire a coniugare le diverse attese dei vari soggetti creando assetti organizzativi innovativi.

Una affermazione importante è che la qualità deve prescindere dalla natura pubblica o privata dell'ente gestore e il sistema di remunerazione deve essere tarato per garantire pari opportunità al gestore stesso, qualunque sia la sua natura istituzionale.

Ha sviluppato inoltre un interessante confronto del fattore di costo "personale" nl caso di gestione con personale proprio e con attività esternalizzata. L'esempio rioferito al caso reali della sua struttura è descritto nella diapositiva riportata sopra. (clicca sulla dia per ingrandirla).

In conclusione il relatore pone alcuni

Punti di discussione

• Il ruolo delle Asp nel mercato del servizio sociale: gestori, subcommittenti, aziende immobiliari?
• Pari opportunità  pubblici e privati? Maggiori costi (fiscali, previdenziali e contrattuali), riconosciuti solo in parte
• La sostenibilità dei costi e degli investimenti richiesti dal processo di accreditamento
• I vincoli di finanza pubblica: le risorse in diminuzione
• Il patto di stabilità ed i vincoli all’assunzione di personale proprio
• La subcommittenza: costi aggiuntivi e valore aggiunto per i committenti


L'ultimo intervento è stato curato da Massimo Buriani, Presidente del Consorzio "In Rete" (a sinistra nella foto). Il relatore ha esaminato il problema di "Organizzazione, qualità e costi" dal punto di vista e nell'ambito della mission delle Cooperative. Ha ricordato che la crescita della cooperazione nel settore è avvenuta in un sistema nel quale c'era se non proprio inefficienza almeno qualche incertezza nella gestione del pubblico. Ora, egli dice, è lecito domandarsi se l'accreditamento sarà una minaccia o se potrà rappresentare una nuova opportunità. Certo è che dovremo tutti fare i conti con un importante momento di cambiamento.


Sottolinea il bisogno di stabilità im prenditoriale introdotto e sostenuto dalle norme sull'accreditamento che appare come una imprescindibile necessità. La stabilizzazione è garanzia di buon funzionamento e per stabilizzazione si deve intendere che il rapporto di produzione, di durata più o meno lunga, non sia sottoposto alle incertezze e all'aletorietà del sistema degli appalti. Si deve capire che perdere un appalto ha sempre significato perdere nel contempo tutto il know how acquisito in quel servizi e, in tempi di vacche magre, non è certo utile sprecare una risorsa insostituibile come quella. Non fa mistero del pericolo - dal punto di vista delle cooperative - di una reinternalizzazione dei servizi anche se nel complesso non sembra che il fenomeno possa assumere dimensioni rilevanti. Da ultimo svolge un'osservazione importante sulla remunerazione il cui livello non è sufficinete a garantire le risorse necessarie a sostenere i costi delle ristrutturazioni che resteranno uno dei maggiori problemi dell'intero impianto dell'accreditamento.

Interessante anche il dibattito che si è sviluppato. Nella foto ne vediamo un momento significativo. l'intervento è stato su vari punti a partire dal problema della competitività per le ASP che è compromessa non solo dall'IRAP che pesa in modo abnorme, ma anche dall'IVA e altri costi tra cui malattie e maternità del personale che provocanouna vera e prorpia situazione di "fuori gioco" dei gestori pubblici.
Un altro punto  analizzato è che a fronte di risorse finite c'è una domanda potenziale in crescita ma l'oifferta non si potrà adattare così sarà la domanda ad adattarsi all'offerta cioè l'utenza si accontenterà dei servizi che ci sono.
Una precisazione importante: "non sarà l'introduzione della responsabilità gestionale unitaria a mettere a rischio le ASP ma saranno le condizioni fiscali ed economiche".