“La regola etica”.
Il Codice deontologico dei medici, all’articolo 3, recita:
“Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell'Uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza distinzioni di età, di sesso, di etnia, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia,in tempo di pace e in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera. La salute è intesa nell'accezione più ampia del termine, come condizione cioè di benessere fisico e psichico della persona”.
Il Consiglio Nazionale della FNOMCEO (Federazione Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri) ha approvato un documento nel quale vengono ribadite perplessità sul Ddl sicurezza in particolare l’emendamento riguardante la denuncia degli immigrati irregolari che hanno avuto assistenza sanitaria. La procedura di segnalazione “ si pone in netto contrasto con i principi della deontologia medica espressi in particolare dal giuramento professionale e dall’art. 3 del Codice deontologico”. In base a queste norme che sono a contenuto etico ma anche cogenti e sanzionate per gli iscritti all’ordine, è imposto ai medici di curare ogni individuo senza discriminazioni di sorta compresa l’etnia ed è imposto altresì il rispetto del segreto professionale. L’Ordine non si ferma ad una semplice dichiarazione e propone sanzioni per i medici che segnalano gli immigrati irregolari per aver violato il Codice deontologico.
Nella sostanza del provvedimento si ravvisa un grave pericolo per la salute, oltre alla potenziale violazione di diritti umani, da tempo, posti alla base della deontologia professionale. La possibilità di denuncia, che per la maggior parte dei commentatori non è una possibilità ma un obbligo, non può che creare percorsi clandestini di cura sottraendo alla sanità pubblica, e quindi alla conoscenza degli organi preposti alla salvaguardia della salute pubblica, le informazioni riguardo possibili patologie diffusive che rappresentano una seria minaccia per l’intera società.
In conclusione la Federazione degli Ordini dei medici ha lanciato un appello ai deputati affinché non approvino il testo varato dal Senato in quanto contrastante con i principi fondanti del rapporto persona malata e medico, ripristinando quanto previsto dalla normativa precedente.
Quel che si è osservato è che già il solo annuncio della possibile legge ha allontanato gli immigrati dal pronto soccorso in diverse realtà in tutta Italia. È evidente che si è già aperto un possibile pericolo per la salute di tutti per mancata cura e prevenzione di malattie trasmissibili.
“Io curo, non denuncio!”
Chiudiamo con la dichiarazione sintetica di un dottore che non vuole trasformarsi in un delatore al servizio di posizione ideologiche intransigenti.
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