lunedì 15 ottobre 2012

domenica 14 ottobre 2012

Spending Review. Cosa c'entri tu?


Si sta ultimando la preparazione del Talk Show che ANOSS presenterà a Bologna il 15 novembre nella prestigiosa cornice del "Forum sulla non autosufficienza" organizzato dalla Maggioli.
Il tema prescelto è la "Spendig Review"  per il fatto che il problema delle risorse economiche destinate al welfare, in generale e all'assistenza socio-sanitaria in particolare, sono in via di contrazione già da tempo con conseguenze sulla qualità dei servizi oltre che sul mantenimento di un corretto rapporto tra domanda espressa e quantità offerta ad un prezzo congruo e sostenibile dai cittadini.
La Spendig Review è l'ultimo atto e, come già si è detto, sembra quasi che non ci siano più parole in  lingua italiana per definire tagli e appesantimenti sulle funzioni e sui servizi pubblici in Italia. Se poi pensiamo agli ultimi fatti delle cronache parlamentari e dei consigli regionali, ce n'è abbastanza da farsi venire i brividi!

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martedì 2 ottobre 2012

Spending Review. Cosa c'entri tu?

Si sta ultimando la preparazione del Talk Show che ANOSS presenterà a Bologna il 15 novembre nella prestigiosa cornice del "Forum sulla non autosufficienza" organizzato dalla Maggioli. 
Il tema prescelto è la "Spendig Review"  per il fatto che il problema delle risorse economiche destinate al welfare, in generale e all'assistenza sociosanitaria in particolare, sono in via di contrazione già da tempo con conseguenze sulla qualità dei servizi oltre che sul mantenimento di un corretto rapporto tra domanda espressa e quantità offerta ad un prezzo congruo e sostenibile dai cittadini.
La Spendig Review è l'ultimo atto e, come già si è detto, sembra quasi che non ci siano più parole in  lingua italiana per definire tagli e appesantimenti sulle funzioni e sui servizi pubblici in Italia. Se poi pensiamo agli ultimi fatti delle cronache parlamentari e dei consigli regionali, ce n'è abbastanza da farsi venire i brividi!

Spending Review - Cosa c'entri tu? Abbiamo dato questo titolo provocatorio non solo per l'assonanza tra le parole che sarebbe un semplice espediente comunicativo, ma per una ragione di contenuti. Con questa domanda ci rivolgiamo agli operatori del nostro settore: cosa c’entri tu? Ovvero: che colpa ne hai? Hai sbagliato qualcosa? Paghi per colpe di altri? E poi, hai capito in che misura ti costa questa revisione della spesa? Sono chiari e coerenti i comportamenti degli altri attori? E adesso: che fare?

Il decreto della spendig review per la verità non esercita una particolare specifica e diretta pressione sul settore del sociosanitario ma gli effetti delle azioni complessive incidono gravemente sul welfare. La riduzione del personale degli enti pubblici, ad esempio,  forse è un fatto necessario, anche se alla lunga ridurre i posti di lavoro non è una grande idea. Non sarebbe meglio applicare un'altra teoria? Per esempio si potrebbe cercare il miglioramento continuo andando a caccia degli sprechi; nel sistema pubblico, come in tutti gli altri sistemi produttivi, ci sono inefficienze e sprechi causati dall'eccesso di personale, è vero. Se si razionalizza una produzione si crea un eccesso di personale, ma se questo personale viene licenziato si creano due effetti negativi. Nessuno avrà più voglia di impegnarsi per un miglioramento continuo che si risolve in un'auto-castrazione e poi, non trovando più lavoro, diventano un ulteriore problema di appesantimento del welfare. Più che di riduzione di personale si dovrebbe parlare di reimpiego produttivo del personale in eccesso, forse è una sfida difficile, forse non offre soluzioni a breve, ma siamo sicuri che le soluzioni drastiche diano gli effetti sperati? Non succederà, invece, che ai vari livelli della amministrazioni si comincerà a "far melina" protraendo all'infinito le decisioni? 
Anche  i provvedimenti sulla sanità arrivano a produrre importanti conseguenze sul settore dei nostri servizi. Ci saranno meno fondi per acquisto di dispositivi medici, verranno fissate nuove tariffe massime per quanto concerne l'assistenza ospedaliera e ambulatoriale che le Regioni pagano alle strutture accreditate pubbliche e private con riduzione della spesa annuale  delle prestazioni fornite da privati accreditati.
Ma soprattutto meno posti letto
Lo standard passa da 4 a 3,7 posti per 1000 abitanti, compresi 0,7 posti letto per riabilitazione  e la lungodegenza post-acuzie. Dove finirà tutta quell'utenza che non troverà più posto?? Bisognerà forse studiare qualcosa di nuovo???
Spendig Review - cosa c'entri tu? Niente, forse, ma di certo ti troverai ad affrontare qualche nuovo problema. Parliamone e cerchiamo di preparaci!! 






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lunedì 10 settembre 2012

Pubblicato il numero di settembre di ANOSS Magazine

Copertina del Magazine
Pubblicato il numero di settembre di ANOSS Magazine on line.  Clic qui per  il Magazine.
Riprendiamo la pubblicazione del Magazine per il quale avevamo fatto una sperimentazione due anni fa. 
Lo scopo è quello di presentare notizie riguardanti l'associazione ma anche  approfondimenti tecnico-scientifici e presentare esperienze e buone pratiche. Presto sarà accompagnato dall'edizione stampata con l'obiettivo di raggiungere il maggior numero di professionisti, delle varie categorie, operanti nel settore sociosanitario. 
Questo primo numero ha come principale contenuto la presentazione del 1° Meeting delle Professioni Sociosanitarie che ANOSS organizza per la primavera prossima; precisamente il 4 e 5 aprile a PIACENZA Expo.

mercoledì 1 agosto 2012

ANOSS -Speciale Marche

Pubblichiamo l'ordine del giorno approvato dal Consiglio di Gruppo Solidarietà  riguardante un appello sottoscritto da 44 organizzazioni tra cui ANOSS.  la regolamentazione dei servizi sociosanitari e l'applicazione dei Livelli Essenziali Sociosanitari nelle Marche.
La premessa è che la Regione Marche non ha dato applicazione sistematica alla normativa nazionale in materia di Livelli Essenziali di Assistenza per le prestazioni sociosanitarie con gravi conseguenze sui servizi.
Per vedere Ordine del Giorno e Appello  clicca su "Gruppo Solidarietà"

Forum sulla non autosufficienza - Bologna 14 e 15 ...

ANOSS - Sez. Emilia-Romagna: Forum sulla non autosufficienza - Bologna 14 e 15 ...: Anche quest'anno ANOSS prende parte al Forum con una produzione che ormai è diventata un "must" della nostra associazione. Faremo un Talk ...

Il corso su "Middle Management"- Seconda edizione...


Clicca sul link: ANOSS - Sez. Emilia-Romagna: Il corso su "Middle Management"- Seconda edizione...
Visti i buoni risultati ottenuti col primo corso di alta formazione dedicato al “Middle Management nei servizi alla persona” l’associazi...

martedì 31 luglio 2012

ANOSS propone il 1° corso di "Yoga della risata"



Letizia Espanoli-Yoga della risata

ANOSS sezione Emilia Romagna organizza il training di certificazione internazionale per diventare Leader di Yoga della Risata in ambito socio sanitario.




Sede del corso: 
Reggio Emilia 
via Antonio Gramsci n°54/s. 

DATA:  18, 19 e 20 ottobre 
orari: 
Giovedì 18 e venerdì 19   ore 9 - 13 - pausa pranzo - 14 - 17
Sabato  20 ottobre           ore 9 - 15,30  con 1/2 h di pausa  


Il training, che prevede a fine corso il rilascio della qualifica di Leader di Yoga della Risata riconosciuto in tutto il mondo, sarà condotto da Ann-Marie Kjellander insegnante di Yoga della Risata e da Letizia Espanoli, libera professionista in area socio sanitaria educativa (formatrice e consulenza, esperta di residenzialità alla terza età)

Tutti possono trarre benefici praticando lo Yoga della risata, aggiungendo più allegria, leggerezza e positività alla propria vita. Upipa Trento (associazione che raggruppa le APSP del Trentino) ha organizzato il primo training. Oggi numerose rsa applicano questa disciplina con enormi benefici sul piano della socializzazione e benessere delle persone residenti. 

Durante il corso i partecipanti impareranno come guidare uno stretching di base, tecniche di respirazione, esercizi per stimolare la risata e consigli per migliorare il proprio grounding e indicazioni per sostenere la propria consapevolezza.

Alla fine del workshop i partecipanti potranno condurre sessioni di Yoga della Risata, aprire un club della risata, proporre questa disciplina nel mondo del lavoro e apprendere le basi per creare i propri workshop ed eventi.

COME SARA’ ARTICOLATO IL WORKSHOP?
Durante il workshop verranno mostrate e insegnate:

·         tecniche per stimolare la risata;
·         tecniche di respirazione e rilassamento dello Yoga;
·         tecniche di risata per rimuovere le inibizioni ed acquisire più stima di sé;
·         meditazione della risata;
·         tecniche di Grounding e radicamento;
·         linee guida per dare inizio e gestire un Club della risata;
·         linee guida per lo YDR come professione: marketing, promozione, presentazione, consigli, spunti.

Nell'ultima giornata invece saranno presentate le linee guida per la stesura di un progetto educativo, gli outcomes gerontologici misurabili (saranno fornite ai partecipanti numerose scale validate).
Al termine del Workshop verrà rilasciato il Certificato Internazionale di Laughter Yoga Leader riconosciuto dalla Kataria School Of Laughter Yoga© e riconosciuto in tutto il mondo e il manuale ufficiale di Yoga della Risata.

Costi
€ 250 prezzo del workshop (più Iva se dovuta )
€ 120 prezzo per chi è già leader di Yoga della Risata e vuole ripetere il training (più Iva se dovuta ) 

Per iscrizioni e informazioni:
Renato Dapero
338.4275131
Inviare mail di conferma di partecipazione insieme al Cro dell'avvenuto bonifico a renato.dapero@anoss.it

http://www.letiziaespanoli.com/
www.facebook.com/letizia.espanoli

Il versamento dovrà essere effettuato sul conto corrente intestato a ANOSS SEZ. EMILIA ROMAGNA, 
IBAN IT30B0316501600000011519714 con causale "Nome e Cognome - corso yoga della risata"
 
Anoss emetterà fattura per i partecipanti.

1° Meeting delle Professioni Sociosanitarie

Logo del Meeting
ANOSS - Sez. Emilia-Romagna: 1° Meeting delle Professioni Sociosanitarie: Logo del Meeting ANOSS annuncia l'evento fieristico e formativo che realizzerà nella primavera del 2013. A Piacenza per la prima volta ...





mercoledì 18 luglio 2012

La Performance di Letizia Espanoli

Non c'è bisogno di presentazione.
Guardatevi questo video!!

La Squadra di Campobasso

Il 31 maggio a Perugia, dopo aver visto la squadra di Piacenza si è avuta la performance di quella di Campobasso. Non si tratta di un battesimo perchè avevamo già visto questo gruppo a Bari e ne avevamo tratto una notevole soddisfazione.
Disponiamo della registrazione integrale della loro presentazione. Si tratta di un PAI in diretta su un caso che era stato loro assegnato dalla squadra piacentina.
Il risultato è molto interessante sul piano tecnico e decisamente gradevole per l'esposizione.
Clicca e guarda il Video dell squadra di Campobasso

L'impegno a Perugia

ANOSS ha sostenuto un impegno a Perugia in collaborazione con la coop Polis.


A lato l'immagine dell'invito.


Dunque si è parlato di accreditamento ma il programma prevedeva che se ne parlasse tenendo conto che non solo è l'origine delle attività di pianificazione ma è la base del lavoro nelle strutture . 


Nel breve volgere della mattinata si è prodotta una concentrazione notevole di studi e proposte, così andiamo per gradi. Proponiamo una serie di video realizzati sul posto e di seguito anche alcuni allegati in PDF contenenti le slides dei relatori.


Sabrina Belardinelli, dirigente della coop Polis, ha introdotto il sottoscritto quale presidente dell'associazione  e il video riprende la Presentazione ANOSS


Il primo importante relatore, molto attesa dal pubblico locale, è stato il dott. Perelli della Regione Umbria di cui proponiamo l'intera relazione in video e in PDF 

Successivamente ha preso la parola la dott.ssa Linda Richieri appartenente alla Direzione regionale e relatrice sul tema  dell'accreditamento e della valutazione di qualità. Anche della Richieri disponiamo di video e di relazione in PDF

Hanno parlato poi  un dirigente del comune di Piacenza dott. Luigi Squeri di cui  disponiamo del video, e successivamente si può ascoltare la relazione del dott. Piombaroli, Presidente della coop Polis. Clicca e guarda il video


La prima metà della mattinata si avvia a conclusione con un intervento della dott. ssa Sara Ercolani, geriatra di cui è possibile vedere il video e anche le slides in PDF.


Al termine degli interventi si è tenuto un breve dibattito. Clicca e guarda il video.
  



giovedì 7 giugno 2012

Ottima primavera ANOSS


È terminata proprio ieri la campagna primaverile per l’ANOSS
È stata una primavera importante:  abbiamo partecipato al “Forum sulla non autosufficienza” di Bari e consolidato la sez. Puglia con un altro convegno formativo che ha visto 130 partecipanti. Abbiamo preso parte con grandi successi di critica e di pubblico ad Exposanità di Bologna organizzando tre convegni e prendendo parte ad altri due organizzati da altri soggetti. La sez. Molise ormai partecipa attivamente alla vita nazionale dell’associazione: ha presentato la sua “Squadra” a Perugia nel convegno/proposta per aprire la sez. Umbria e il Presidente Dentizzi ha preso parte martedì scorso al convegno di Matera. Al termine di quest'ultimo convegno è stata fondata la sez. Basilicata che conta già oltre 60 iscritti. Ha già aperto un suo blog collegato al sito internet www.anoss.it.  Ieri, 6 giugno, abbiamo fatto “Un caffè da noi” dedicato alla formazione. Sono stati presentati i lavori prodotti dalle allieve del corso sul “Middle Management” nei servizi alla persona riscuotendo un grande successo. In conclusione è stata  un’ottima primavera!!!

lunedì 28 maggio 2012

MATERA - Il convegno del 5 giugno

ANOSS con incessante impegno conclude le sue trasferte primaverili con un convegno a Matera. Il tema dell'incontro è la "Responsabilità" nei servii di assistenza e cura ed è  l'occasione per presentare alla Basilicata il progetto formativo e divulgativo dell'associazione. Certi che l'impegno degli amici materani consentirà di realizzare un pregevole momento di studio e confronto diamo appuntamento a tutti gli interessati al Palace Hotel di Matera alle ore 9 del prossimo 5 giugno.
Clicca e vai alla locandina

lunedì 21 maggio 2012

PERUGIA - Convegno del 31 maggio

Subito dopo l'impegno di Bologna la squadra di Castelvetro Piacentino è impegnata a Perugia in un torneo del PAI. Incontrerà, in un piacevole confrointo, La Squadra di Campobasso che abbiamo avuto il piacere di applaudire al "Forum sulla non autosufficienza" tenutosi a Bari nello scorso mese di aprile.


Clicca e vai alla locandina
Con questa giornata di incontro ci proponiamo di affrontare due tematiche estremamente importanti: L’accreditamento istituzionale dei servizi sociosanitari e la qualità del  lavoro di squadra.
Sulle modalità comunicative proponiamo un formato che non ricalcherà gli stereotipi dei convegni del passato. A tale scopo il tema dell’accreditamento sarà declinato in modo da rendere possibili risposte a due ordini di problemi. Quello delle scelte strategiche delle dirigenze pubbliche e delle aziende di servizio e quello delle problematiche gestionali interne del servizio.
È difficile ma riteniamo che questa sia la strada obbligata per rendere possibile e interessante la partecipazione alla presentazione e al dibattito.
Il risultato si ottiene facendo scaturire la necessità del dibattito da ragioni di ordine organizzativo, etico e sostanzialmente operativo. In una parola il dibattito deve partire dal basso, deve dichiaratamente prefiggersi di risolvere alcuni temi attinenti all’operatività per consentire a tutti di comprendere che l’accreditamento non è uno sfizio della Regione e soprattutto non è semplicemente un modo che la Regione usa per legare a sé dei produttori di servizio, ma è essenzialmente uno strumento di qualità che deve servire ad assicurare al cittadino il servizio migliore possibile al costo equo. Occorre solo precisare che il miglior servizio al cittadino non dipende semplicemente delle normative ma è diretta conseguenza delle azioni concrete che gli operatori fanno ogni giorno. Quindi nello stabilire se una norma di accreditamento è o non è efficace bisogna valutare quanto incide sulla qualità del lavoro oltre che  sul livello di costo. Quanto incide sulla libertà di azione e quindi sulla concreta possibilità di adattare il proprio lavoro operativo da un lato alla norma e  dall’altro al bisogno/desiderio dell’utente del servizio. 
Di questa coerenza gli operatori hanno bisogno e lo renderanno evidente con le performance del torneo del PAI e le successive “schegge artistiche

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BARI - Convegno del 26 maggio

ANOSS Sez. Puglia il 26 maggio presso la sede del CELIPS, ente di formazione operante in Bari, ha realizzato un ottimo convegno dal titolo "La Responsabilità nella cura e assistenza". Si è parlato del problema della responsabilità nei servizi sotto tutti gli aspetti: organizzativi, assistenziali, legali ed etici.
Molto apprezzati gli interventi tutti di eminenti studiosi ed esperti del settore

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Segue una sintesi dell'intervento di Renato Dapero presente all'incontro quale vice presidente nazionale dell'associazione


ANOSS non è nata per scopi di mero interesse momentaneo, è nata, e noi la vogliamo far crescere, a difesa di un’idea di sviluppo della cura del non autosufficiente che mette realmente al centro l’uomo. Sappiamo benissimo che questo punto lo pongono tutti a fondamento dell’azione, ma noi vogliamo fare di più: non limitarci alla pura e semplice affermazione del principio ma costruire questa idea in modo concreto, svolgendo azioni che rendano il principio veramente possibile e attuale. Intendiamo mettere l’uomo al centro quindi intendiamo dare importanza e pari dignità all’anziano/disabile e all’operatore. Tutti gli operatori senza distinzioni e prevalenze perché noi siamo ANOSS Operatori Sociali e Sociosanitari quindi OSS, ma anche medici, infermieri, fisioterapisti, educatori/animatori, dietisti ecc.  Certo l’OSS assume un’importanza fondamentale per noi, in primo luogo per il peso numerico, trattandosi di oltre 340 mila in Italia, poi, e soprattutto, per l’importanza strategica del professionista che più di ogni altro opera ed è vicino al bisogno.
ANOSS si occupa di formazione a tutto campo. Agli OSS ma anche alle altre figure e pone un particolare rilievo alle figure che costituiscono il MIDDLE MANAGEMENT. La ragione è semplice: le figure intermedie sono quelle che più sopportano il peso dell’organizzazione e su di loro poggiano molte delle speranze di buon funzionamento e di efficace assistenza. Devono essere tecnicamente capaci e alo stesso tempo pronte a sopportare gli stress professionali per le responsabilità che in particolare ricadono su di loro. Sono stressate dai loro capi che vogliono il meglio al minor costo e lo sono anche dalle collaboratrici che a volte si sfilano dalle responsabilità o chiedono supporti tecnici. Senza parlare poi del coordinamento, cioè delle competenze necessarie a mantenere unita “la squadra” spesso eterogenea per età, capacità tecniche e cultura generale. 
L’altro argomento fondamentale da trattare è la motivazione. Per ANOSS motivazione e lavoro di squadra sono i due elementi del filo conduttore di ogni corso e costituiscono il fondamento della nostra mission. Sappiamo che il lavoro di cura è difficile e stressante, che spesso sfocia nel burnout, ma siamo anche convinti che sia anche il lavoro più bello per le sue componenti relazionali. È proprio valorizzando questa componente e portando a nudo le emozioni degli operatori che si può trovare la via per un più efficace rapporto tra i due soggetti umani che si confrontano nel delicatissimo rapporto di cura.
La Squadra si prepara
 
Noi intendiamo lottare per una evoluzione positiva della cultura del lavoro partendo dallo studio della situazione attuale . L’Italia è piena di vincoli corporativi che non sono mai stati abbattuti perché nessun partito ne ha veramente avuto l’intenzione. Così all’affacciarsi di una nuova categoria professionale alla soglia della popolarità ecco che la stessa immediatamente pensa di costituire il suo scudo da quello che ritiene siano le invasioni barbariche da parte delle altre funzioni. E inventa o propone la creazione di un albo o di un collegio o di un ordine. Forse l’immagine della professione ne guadagna perché quanto meno si è posta nelle stesse condizioni delle altre storiche, ma succede anche che lo sviluppo della cultura professionale, chiusa in difesa, diventa autoreferenziale. Nelle nostre realtà assistenziali bisogna abbattere i vincoli di vago sapore corporativo: tutti! Bisogna cancellare le rendite di posizione connesse alla storia delle professioni e questo non per cieco ideologismo, ma perché conviene a tutti che non ci siano steccati tra le professioni. Il rispetto per il lavoro dovrà tendere ad una serena interpretazione del concetto di uguaglianza: ognuno deve avere uguale dignità davanti al mondo in quanto lavoratore e in quanto portatore di una cultura professionale specifica. La specificità professionale deve essere un vanto, non per dividere, ma per formare un nuovo e più alto concetto di collaborazione. Questo è integrazione!
A chi si avvicina alla nostra associazione chiediamo anche di essere disponibile a collaborare nella costruzione di una nuova cultura del lavoro che superi le semplificazioni del mero interesse economico, magari da trasferire in compiacimento edonistico. Chiediamo di credere e di impegnarsi verso il principio dell’autorealizzazione. Viviamo in un mondo che ha superato i problemi della sopravvivenza di base, lavoriamo per aver i soldi sufficienti per vivere e per averne un po’ di più da investire. Noi dobbiamo dire basta al desiderio di spendere il di più per conquistare brevi soddisfazioni passeggere. Dobbiamo imparare a guardare avanti. Chiediamo di aiutarci a interrompere quella catena di cecità che si snoda nelle diverse classi sociali e giunge fino a noi. Non dobbiamo lasciarci guidare da chi guarda solo all’interesse particolare di quel momento particolare. Queste sono le guide cieche [1]a cui non dobbiamo affidarci quelli che ci raccontano tutto il bene possibile a parole e ci abbandonano a noi stessi nei fatti; interrompono lo sviluppo del nostro libero pensiero lasciando che le nostre menti si perdano nel magma televisivo. Si, certo, c’è anche un po’ di critica sociale, ma altrimenti come si potrebbe arrivare a una nuova cultura se non ci sforzassimo di essere portatori di un punto di innovazione? E come possiamo sperare che l’innovazione possa affermarsi se non ne prendono coscienza tutti gli strati della popolazione e per la sua parte insostituibile la classe dirigente?
A Keynes, il grande economista del secolo scorso a cui si deve gran parte delle soluzioni per risolvere la grande depressione del ‘29, è attribuito questo aforisma: “La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee ma nel rifuggire dalle vecchie”
In conclusione, l’atteggiamento innovativo è il connotato distintivo della nostra associazione e di questo siamo fieri, certi che faremo per la nostra parte il compito di proporre una nuova linea formativa e di conseguenza operativa in un momento che si fatica a comprendere e in cui tutti hanno bisogno di credere in qualcosa. Offriremo corsi di formazione tradizionali per far si che giovani disoccupati o inoccupati possano trovare modo di esprime le loro aspirazioni, ma offriremo anche forme nuove e diverse per cogliere al meglio il grandioso potenziale umano ed emotivo che veramente potrà fare la differenza nel lavoro di assistenza che ha una componente relazionale determinante.
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[1] La Parabola dei ciechi è un dipinto a tempera su tela (86x154 cm) di Pieter Bruegel, databile al 1568 circa e conservato nel Museo di Capodimonte di Napoli. È firmato in basso a sinistra "BRVEGEL.M.D.LX.VIII.".
La scena raffigura un gruppo di sei ciechi che avanza in fila indiana, ciascuno appoggiandosi sulla spalla dell'altro, lungo una linea obliqua un po' sfasata rispetto al primo piano. Quattro avanzano poggiando una mano o il bastone sul compagno che lo precede, ma il primo già è caduto nel fossato e il secondo lo sta per seguire, trascinando tutti gli altri. Accentuato quindi il senso drammatico, con la rappresentazione contemporanea delle diverse fasi della caduta. Con grande realismo l'artista rappresentò i ciechi con lo sguardo perso nel vuoto e le cavità oculari vuote.
Essi sono simbolo della cecità spirituale umana, che riserva un destino infelice. ( da Wikipedia)