giovedì 17 giugno 2010

Diamo spazio a un comunicato stampa dell'ANASTE Sardegna

L'amico Gianfranco Nizzardo nella sua qualità di presidente dell'ANASTE Sardegna ha emesso un comunicato stampa che per i temi affrontati lo possiamo condividere e considerare un contributo ad un dibattito a valenza nazionale.

Segue il testo integrale del comunicato


Olbia lì, 14 Giugno 2010
COMUNICATO STAMPA
REGIONE SARDEGNA:
ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI: I VIAGGI DELLA SPERANZA.........AL CONTRARIO

Anche l'ultimo rapporto annuale dell'ISTAT sulla situazione del nostro paese, relativa all'anno 2009, evidenza un trend irreversibile di incremento della popolazione anziana e dei “grandi vecchi” in particolare .

Alla fine del 2009 l'Italia, per il terzo anno consecutivo, presenta una “dinamica naturale” della popolazione ( differenza tra nascite e decessi ) marcatamente negativa.

D'altro lato le sempre più favorevoli condizioni di vita fanno registrare un incremento delle persone con 65 anni e più che rappresentano attualmente oltre il 20,2 per cento dell'intera popolazione.

L'indice di vecchiaia ( rapporto percentuale tra anziani e giovani ) è poi aumentato dal 127 del 2000 al 144 del 2009, posizionando l'Italia al secondo posto in Europa solo dopo la Germania.

L'Italia , quindi, sempre più diventa un paese di “Grandi vecchi” che presentano polipatologie ad elevati livelli di non autonomia e che necessitano quindi di interventi mirati ed appropriati sia a domicilio che in strutture semiresidenziali come le “Residenze Sanitarie Assistenziali” ( Rsa ).

Il tutto in presenza di una sanità senza risorse e con l'obbligo di rientrare in parametri nazionali ed europei che in primis colpiscono “ovviamente” le fasce più deboli della popolazione .

Temi questi ripresi in più occasioni anche dal mio Presidente Nazionale Anaste ( Associazione Nazionale Strutture Terza età ) e Federsalute ( Federazione Nazionale Confcommercio Imprese per l'Italia ), prof Alberto De Santis di Roma.

Rispetto allo scenario Nazionale, nella Regione Sardegna stiamo però vivendo una situazione ancor più particolare e drammatica perchè, alla carenza di risorse, si affianca un trend di aumento della popolazione anziana nettamente più elevato che in altre regioni d'Italia con un notevole incremento dei “grandi vecchi”.
Da un lato poi c'e' una presenza di posti letto ospedalieri nettamente superiore rispetto a quella di altre regioni e, dall'altro, i servizi semiresidenziali, come le Rsa, risultano nettamente inferiori rispetto ai parametri nazionali. Basti pensare che la Regione Lombardia, unica regione d'Italia con i conti della sanità in attivo, copre attualmente il 27,6% dei posti letto in Residenza Sanitaria Assistenziale ( Rsa ) ogni mille abitanti contro il 4,1% della Regione Sardegna ( fonte Irccs-Inrca anno 2009 ). Regione Sardegna poi che dei suoi circa 1.200 posti letto di Rsa ne utilizza meno di mille per il problema ............... “dei tetti di spesa” e per l'ottusità di preferir pagare 900 euro giorno per un posto letto in lungodegenza o geriatria ospedaliera, in luogo dei 60 euro giorno per un posto letto in Rsa !!!!!!!!!!!!

Tutti concordiamo sul fatto che la Sanità ( con la esse maiuscola ) debba curare la fase acuta della persona e che il territorio debba invece farsi carico della fase di “sub acuzie”.  Ma, allora, perchè ancora così tanti giorni di degenza in ospedali pubblici o privati da parte di persone anziane? Perchè stiamo pensando di realizzare nuove strutture ( post acutic care !!! ) quando ce ne sono già in numero più che sufficiente ? Perchè non proporre i “viaggi della speranza” al contrario visto che nelle regioni d'Italia ci sono liste d' attesa, per entrare in Rsa, che vanno dai tre mesi ad un anno quando, invece, in Regione Sardegna ci troviamo con posti letto vuoti ?

Solo aumentando di circa 1.500 i posti letto delle Rsa nella nostra Regione e riconvertendo o riducendo di conseguenza, e gradualmente, i posti letto di lungodegenza e/o geriatria ospedalieri si potrebbe determinare un risparmio di circa 450 milioni di euro ( 800 euro/medi giorno -differenza costo giornata in ospedale rispetto al costo medio in Rsa - per 1.500 posti letto, per 365 giorni/anno ) .
Scelta certamente difficile, per gli ovvi noti motivi, ma che prima o poi dovrà ineludibilmente essere effettuata.
Se poi la Regione si facesse carico di promuovere l'accoglienza all'interno delle Rsa dell'isola , per periodi medio-brevi, di anziani non autosufficienti di altre Regioni ( in lista d'attesa da mesi in Veneto, Emilia, Lombardia, Piemonte , ecc.ecc.) , riusciremmo a fare un buon servizio non solo per la nostra Regione ma per l'intero paese ridando “speranza” a quelle famiglie del “continente” che .............speranza non hanno più !!!!!!
Il Presidente Anaste Sardegna
Gianfranco Nizzardo
Cell. 3356884331
Il comunicato stampa è stato condiviso con :
Prof. Alberto De Santis
Presidente Nazionale Anaste e Federsalute
Via dei Gracchi, 137
00192 Roma
tel. 06 45435266
fax. 06 45435291
mail desantis@anaste.com
http://www.anaste.com/

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