mercoledì 8 settembre 2010

Dossier 191-2010 - I contratti di servizio tra Enti Locali e ASP in Emilia Romagna.

Nell’ultimo numero della news letter ANOSS si diceva che ora bisogna rivolgere l’attenzione ai problemi connessi al diritto all’assistenza con riguardo alla qualità del servizio e al tema della sostenibilità economica per mettere a fuoco il difficile rapporto tra un diritto e le risorse disponibili. Si sottolineava il contrasto tra i bisogni - in crescita - e le risorse – proporzionalmente decrescenti - in conseguenza anche della crisi economica che colpisce tutti i settori produttivi.

Per un approfondimento sulla crisi e sulla manovra del governo clicca sul link di seguito riportato
http://daperoricercasociosanitaria.blogspot.com/2010/08/manovra-definitivamente-approvata-presa.html

La manovra, comunque venga venduta, ridurrà il potere di spesa degli enti e le disponibilità economiche dei cittadini. Le Regioni hanno espresso la loro contrarietà alla manovra, ma dal canto loro si stanno muovendo in modo attento e appropriato? Si va dritti verso un grave problema di razionalizzazione della spesa che, tradotto, significa contrazione e le Regioni stanno facendo tutto ciò che è in loro facoltà oltre ad animare “teatrini”?

Mi capita tra le mani il dossier 191-2010 Dossier 191-2010 dell’Agenzia sanitaria e sociale della Regione Emilia Romagna che riguarda i rapporti ASP Enti Locali. Nella premessa si legge che a livello regionale si è avvertita l’esigenza di fare il punto della situazione sul ruolo che le ASP dovrebbero svolgere a livello territoriale e sugli strumenti che si stanno adottando per coordinarsi con i naturali interlocutori cioè le amministrazioni comunali. Dunque le ASP non sono ancora partite tutte e già si vuole fare un punto sul loro ruolo, già, perché, come le discipline economico-aziendali insegnano (cito dal sommario del dossier) studiando i processi di riforma della Pubblica Amministrazione, la promulgazione di una normativa seppure adeguatamente strutturata e articolata—non necessariamente garantisce il raggiungimento degli obiettivi perseguiti (Borgonovi 1999). Ma non era necessario scomodare un accademico per sapere che le norme, figlie di una struttura di pensiero giuridico burocratico, non incidono quasi mai sulla realtà in modo identico agli obiettivi. La realtà è sfuggente, dinamica ,ambigua, la legge troppo precisa, frutto di una cultura garantista e autorizzativa; non ha niente di dinamico, se non l’interpretazione. Con una legge si può efficacemente modificare un codice civile o penale o di procedura, ma difficilmente si può istituire un nuovo ente,che di nuovo ha solo il nome, a cui affidare il compito di governare processi produttivi di beni e servizi.

Tutto questo lo stiamo imparando a nostre spese così come stiamo imparando, anche grazie alle dotte citazioni del dossier, il significato di governance (Rhodes 1996): “forma non gerarchica di governo in cui aziende e istituzioni private non statali partecipano alla definizione e realizzazione di politiche pubbliche”

Il dossier descrive i contenuti del contratto di servizio e svolge un’analisi sugli strumenti di governance e dei rapporti tra Enti Locali ed ASP.
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