E come la singola foglia
non ingiallisce senza che la pianta tutta ne sia complice muta, Così il
malvagio non potrà nuocere senza il consenso tacito di voi tutti. Insieme
avanzate, come in processione, verso la vostra essenza divina. Voi siete la via
e i viandanti. (Kahlil Gibran – Il Profeta – Cap 12 sulla colpa e il castigo)
Ho pubblicato su face
book questa citazione da uno scritto di K Gibran perché volevo far capire a
tutti che non possiamo fermarci e fingere di non essere interessati o di non
aver colpa se le cose vanno male. Dice l’autore che qualunque malvagio non può
compiere gli atti negativi e dannosi per tutta la società senza che in qualche
modo abbia ricevuto il nostro consenso. Certo non un consenso esplicito e
consapevole, ma non per questo la cosa è poco grave. Dobbiamo sapere che non
possiamo cantare “in questo mondo di ladri” senza comprendere che in una certa
misura siamo anche noi responsabili del fatto che il nostro mondo sia pieno di
ladri!. Ma come possiamo tollerare che i rimborsi elettorali siano così alti
che i loro legittimi destinatari dopo aver pagato tutte le spese elettorali con
quelli avanzati si comprano le case o altro e fanno investimenti in Tanzania o
altrove. Fanno investimenti??! Ma per far fronte a cosa? A quale futuro incerto
devono pensare se si fanno loro le leggi e stabiliscono di darsi tanti soldi da
non saper più cosa farne dopo averli sperperati al massimo della loro forza! E
noi che abbiamo saputo questo stiamo li a guardare la televisione? Beh, certo
siamo in un’epoca in cui c’è la democrazia rappresentativa. Abbiamo eletti
questi signori e loro ci rappresentano quindi di cosa ci dobbiamo stupire se
stiamo li a guardare? È normale sono loro
la nostra guida spirituale, gli uomini guida, coloro che ci portano
verso il futuro..! noi siamo stati ad eleggerli quindi siamo complici del loro
delitto. Anche se non hai votato per l’ultimo ladro che hanno scoperto poco
importa, hai votato per un altro ladro o, se sei stato fortunato, per un “non
ladro” che sapeva, però, di essere circondato dai ladri. E nessuno li ha
denunciati quindi col tuo voto ti sei reso complice di un ladro o, nella
migliore delle ipotesi, sei complice di un complice. Pensaci!!!
"... quindi non essere foglia: sii albero!" |
Negli auguri di Pasqua ho
voluto raccontare un fatto che mi è realmente accaduto, cioè un mio vicino,
mentre trasportavo cespugli tagliati per il gelo, mi chiede di parlare del
Governo. Non ho molta voglia di rispondere e butto lì un giudizio su Monti: - è
come la Primavera – dico – viene e ci fa notare tutti i danni, ma non è il
responsabile. Responsabile è la stagione precedente -. Il mio vicino pensa che
sia una dichiarazione entusiastica verso Monti e mi attribuisce un giudizio di
totale esaltazione. Dice – allora lei lo considera un salvatore!- No non
proprio un salvatore: ci indica una strada, ma a salvarci dobbiamo pensarci noi
col lavoro e col massimo impegno.
Tutto sommato questa
visione pasquale non era male perché ci metteva di fronte alle nostre
responsabilità e ci faceva pensare che, si, ci aspettano momenti di sacrificio,
ma col nostro impegno potremo raggiungere di nuovo un buon livello di vita
sociale.
Ed ecco che neanche una
settimana dopo arrivano le notizie devastanti del terremoto padano. Un terremoto
terribile che apre le ferite dei terremoti precedenti e che spinge verso nuove
paure e a un senso di impotenza. Meglio non
uscire dalla visione di Pasqua, questi nuovi danni della politica
consideriamoli altri cespugli inariditi dal gelo, gli ultimi di cui ci siamo
accorti. Certo la ricetta non cambia: dobbiamo lavorare per ripristinare buone
condizioni di vita, ma questa volta aggiungo che dobbiamo anche dirlo ai nostri
interlocutori, che così non va. Dobbiamo dire che gli anni delle vacche grasse
sono finiti, questo noi l’abbiamo capito, ma sono finiti anche per loro! E loro
non sembra proprio che lo vogliano capire!
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