Il MANIFESTO ANOSS |
Ho partecipato al convegno promossa da ANASTE con una relazione sul significato della presenza dell'associazione nel mondo sociosanitario e dell'importanza della formazione.
Ecco le PROPOSTE
1.
La prima cosa da fare è smetterla di illuderci che
la politica possa aiutarci. Facciamo un bagno di realtà per evitare un bagno
peggiore! I politici sono troppo occupati a salvare sé stessi per aver tempo
per noi.
2.
Rilanciamo l’associazionismo. Non è nuova: il rilancio passa dunque
attraverso questa presa di coscienza: dell’impotenza del singolo e della
negatività della concezione corporativistica strisciante.
3.
Analizzare i punti di forza e debolezza
dell’associazionismo distinguendo tra a) associazioni di volontariato e
promozione sociale, b) associazioni datoriali e sindacali, c)associazioni di
categoria, collegi e ordini.
a.
Rappresentano un patrimonio professionale e
culturale di prim’ordine ma sono, nel nostro settore, numerose e scoordinate
b.
Sono due facce della stessa medaglia che mette in
primo piano il lavoro di cura nell’aspetto socio-economico e lavoristico. Sono
animate a volte da spirito di contrapposizione non solo dal punto di vista
pratico della gestione del rapporto di lavoro, che sarebbe endemico e
connaturato, ma anche limitato da diffusi pregiudizi sui grandi fini ideali del
lavoro e dell’assistenza.
c.
Rappresentano un enorme bacino culturale e di
professionalità ma sono troppo indirizzate alla cura , come si suol dire, del
proprio orticello.
4.
Preso atto dei pregi, bisogna prendere decisioni
nuove sui difetti. Nella migliore delle situazioni l’associazionismo si
presenta diviso, qualche volta in contrapposizione e altre volte addirittura
corporativo. È su questi difetti che si deve intervenire.
5.
Come ci proponiamo noi di ANOSS. Siamo un’associazione
di promozione sociale e un compito che ci siamo assunti è la formazione, che
significa, contributo alla creazione di una linea culturale. Almeno questo è
l’obiettivo finale. Sappiamo benissimo che non ce la possiamo fare da soli e ci
rivolgiamo a tutti per un aiuto. Però non vogliamo assomigliare a quei politici,
non ci presentiamo spaesati e alla ricerca della “Lampada di Aladino”. Ci
presentiamo con l’offerta di un contributo e con un messaggio forte e chiaro.
6.
FORMAZIONE INNOVATIVA
a.
Nella forma: il meno noiosa possibile
b.
Nei contenuti: meno dedicata alla tecnica e più
orientata all’uomo
c.
Nei costi: costi avvicinabili grazie a grandi
numeri, formazione itinerante, utilizzo della
relazione di scambio tecnico tra gestori
Clicca per leggere l'intera relazione
Ho aperto l'intervento con una proiezione. Clicca e guarda il filmato
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