martedì 31 luglio 2012

ANOSS propone il 1° corso di "Yoga della risata"



Letizia Espanoli-Yoga della risata

ANOSS sezione Emilia Romagna organizza il training di certificazione internazionale per diventare Leader di Yoga della Risata in ambito socio sanitario.




Sede del corso: 
Reggio Emilia 
via Antonio Gramsci n°54/s. 

DATA:  18, 19 e 20 ottobre 
orari: 
Giovedì 18 e venerdì 19   ore 9 - 13 - pausa pranzo - 14 - 17
Sabato  20 ottobre           ore 9 - 15,30  con 1/2 h di pausa  


Il training, che prevede a fine corso il rilascio della qualifica di Leader di Yoga della Risata riconosciuto in tutto il mondo, sarà condotto da Ann-Marie Kjellander insegnante di Yoga della Risata e da Letizia Espanoli, libera professionista in area socio sanitaria educativa (formatrice e consulenza, esperta di residenzialità alla terza età)

Tutti possono trarre benefici praticando lo Yoga della risata, aggiungendo più allegria, leggerezza e positività alla propria vita. Upipa Trento (associazione che raggruppa le APSP del Trentino) ha organizzato il primo training. Oggi numerose rsa applicano questa disciplina con enormi benefici sul piano della socializzazione e benessere delle persone residenti. 

Durante il corso i partecipanti impareranno come guidare uno stretching di base, tecniche di respirazione, esercizi per stimolare la risata e consigli per migliorare il proprio grounding e indicazioni per sostenere la propria consapevolezza.

Alla fine del workshop i partecipanti potranno condurre sessioni di Yoga della Risata, aprire un club della risata, proporre questa disciplina nel mondo del lavoro e apprendere le basi per creare i propri workshop ed eventi.

COME SARA’ ARTICOLATO IL WORKSHOP?
Durante il workshop verranno mostrate e insegnate:

·         tecniche per stimolare la risata;
·         tecniche di respirazione e rilassamento dello Yoga;
·         tecniche di risata per rimuovere le inibizioni ed acquisire più stima di sé;
·         meditazione della risata;
·         tecniche di Grounding e radicamento;
·         linee guida per dare inizio e gestire un Club della risata;
·         linee guida per lo YDR come professione: marketing, promozione, presentazione, consigli, spunti.

Nell'ultima giornata invece saranno presentate le linee guida per la stesura di un progetto educativo, gli outcomes gerontologici misurabili (saranno fornite ai partecipanti numerose scale validate).
Al termine del Workshop verrà rilasciato il Certificato Internazionale di Laughter Yoga Leader riconosciuto dalla Kataria School Of Laughter Yoga© e riconosciuto in tutto il mondo e il manuale ufficiale di Yoga della Risata.

Costi
€ 250 prezzo del workshop (più Iva se dovuta )
€ 120 prezzo per chi è già leader di Yoga della Risata e vuole ripetere il training (più Iva se dovuta ) 

Per iscrizioni e informazioni:
Renato Dapero
338.4275131
Inviare mail di conferma di partecipazione insieme al Cro dell'avvenuto bonifico a renato.dapero@anoss.it

http://www.letiziaespanoli.com/
www.facebook.com/letizia.espanoli

Il versamento dovrà essere effettuato sul conto corrente intestato a ANOSS SEZ. EMILIA ROMAGNA, 
IBAN IT30B0316501600000011519714 con causale "Nome e Cognome - corso yoga della risata"
 
Anoss emetterà fattura per i partecipanti.

1° Meeting delle Professioni Sociosanitarie

Logo del Meeting
ANOSS - Sez. Emilia-Romagna: 1° Meeting delle Professioni Sociosanitarie: Logo del Meeting ANOSS annuncia l'evento fieristico e formativo che realizzerà nella primavera del 2013. A Piacenza per la prima volta ...





mercoledì 18 luglio 2012

La Performance di Letizia Espanoli

Non c'è bisogno di presentazione.
Guardatevi questo video!!

La Squadra di Campobasso

Il 31 maggio a Perugia, dopo aver visto la squadra di Piacenza si è avuta la performance di quella di Campobasso. Non si tratta di un battesimo perchè avevamo già visto questo gruppo a Bari e ne avevamo tratto una notevole soddisfazione.
Disponiamo della registrazione integrale della loro presentazione. Si tratta di un PAI in diretta su un caso che era stato loro assegnato dalla squadra piacentina.
Il risultato è molto interessante sul piano tecnico e decisamente gradevole per l'esposizione.
Clicca e guarda il Video dell squadra di Campobasso

L'impegno a Perugia

ANOSS ha sostenuto un impegno a Perugia in collaborazione con la coop Polis.


A lato l'immagine dell'invito.


Dunque si è parlato di accreditamento ma il programma prevedeva che se ne parlasse tenendo conto che non solo è l'origine delle attività di pianificazione ma è la base del lavoro nelle strutture . 


Nel breve volgere della mattinata si è prodotta una concentrazione notevole di studi e proposte, così andiamo per gradi. Proponiamo una serie di video realizzati sul posto e di seguito anche alcuni allegati in PDF contenenti le slides dei relatori.


Sabrina Belardinelli, dirigente della coop Polis, ha introdotto il sottoscritto quale presidente dell'associazione  e il video riprende la Presentazione ANOSS


Il primo importante relatore, molto attesa dal pubblico locale, è stato il dott. Perelli della Regione Umbria di cui proponiamo l'intera relazione in video e in PDF 

Successivamente ha preso la parola la dott.ssa Linda Richieri appartenente alla Direzione regionale e relatrice sul tema  dell'accreditamento e della valutazione di qualità. Anche della Richieri disponiamo di video e di relazione in PDF

Hanno parlato poi  un dirigente del comune di Piacenza dott. Luigi Squeri di cui  disponiamo del video, e successivamente si può ascoltare la relazione del dott. Piombaroli, Presidente della coop Polis. Clicca e guarda il video


La prima metà della mattinata si avvia a conclusione con un intervento della dott. ssa Sara Ercolani, geriatra di cui è possibile vedere il video e anche le slides in PDF.


Al termine degli interventi si è tenuto un breve dibattito. Clicca e guarda il video.
  



giovedì 7 giugno 2012

Ottima primavera ANOSS


È terminata proprio ieri la campagna primaverile per l’ANOSS
È stata una primavera importante:  abbiamo partecipato al “Forum sulla non autosufficienza” di Bari e consolidato la sez. Puglia con un altro convegno formativo che ha visto 130 partecipanti. Abbiamo preso parte con grandi successi di critica e di pubblico ad Exposanità di Bologna organizzando tre convegni e prendendo parte ad altri due organizzati da altri soggetti. La sez. Molise ormai partecipa attivamente alla vita nazionale dell’associazione: ha presentato la sua “Squadra” a Perugia nel convegno/proposta per aprire la sez. Umbria e il Presidente Dentizzi ha preso parte martedì scorso al convegno di Matera. Al termine di quest'ultimo convegno è stata fondata la sez. Basilicata che conta già oltre 60 iscritti. Ha già aperto un suo blog collegato al sito internet www.anoss.it.  Ieri, 6 giugno, abbiamo fatto “Un caffè da noi” dedicato alla formazione. Sono stati presentati i lavori prodotti dalle allieve del corso sul “Middle Management” nei servizi alla persona riscuotendo un grande successo. In conclusione è stata  un’ottima primavera!!!

lunedì 28 maggio 2012

MATERA - Il convegno del 5 giugno

ANOSS con incessante impegno conclude le sue trasferte primaverili con un convegno a Matera. Il tema dell'incontro è la "Responsabilità" nei servii di assistenza e cura ed è  l'occasione per presentare alla Basilicata il progetto formativo e divulgativo dell'associazione. Certi che l'impegno degli amici materani consentirà di realizzare un pregevole momento di studio e confronto diamo appuntamento a tutti gli interessati al Palace Hotel di Matera alle ore 9 del prossimo 5 giugno.
Clicca e vai alla locandina

lunedì 21 maggio 2012

PERUGIA - Convegno del 31 maggio

Subito dopo l'impegno di Bologna la squadra di Castelvetro Piacentino è impegnata a Perugia in un torneo del PAI. Incontrerà, in un piacevole confrointo, La Squadra di Campobasso che abbiamo avuto il piacere di applaudire al "Forum sulla non autosufficienza" tenutosi a Bari nello scorso mese di aprile.


Clicca e vai alla locandina
Con questa giornata di incontro ci proponiamo di affrontare due tematiche estremamente importanti: L’accreditamento istituzionale dei servizi sociosanitari e la qualità del  lavoro di squadra.
Sulle modalità comunicative proponiamo un formato che non ricalcherà gli stereotipi dei convegni del passato. A tale scopo il tema dell’accreditamento sarà declinato in modo da rendere possibili risposte a due ordini di problemi. Quello delle scelte strategiche delle dirigenze pubbliche e delle aziende di servizio e quello delle problematiche gestionali interne del servizio.
È difficile ma riteniamo che questa sia la strada obbligata per rendere possibile e interessante la partecipazione alla presentazione e al dibattito.
Il risultato si ottiene facendo scaturire la necessità del dibattito da ragioni di ordine organizzativo, etico e sostanzialmente operativo. In una parola il dibattito deve partire dal basso, deve dichiaratamente prefiggersi di risolvere alcuni temi attinenti all’operatività per consentire a tutti di comprendere che l’accreditamento non è uno sfizio della Regione e soprattutto non è semplicemente un modo che la Regione usa per legare a sé dei produttori di servizio, ma è essenzialmente uno strumento di qualità che deve servire ad assicurare al cittadino il servizio migliore possibile al costo equo. Occorre solo precisare che il miglior servizio al cittadino non dipende semplicemente delle normative ma è diretta conseguenza delle azioni concrete che gli operatori fanno ogni giorno. Quindi nello stabilire se una norma di accreditamento è o non è efficace bisogna valutare quanto incide sulla qualità del lavoro oltre che  sul livello di costo. Quanto incide sulla libertà di azione e quindi sulla concreta possibilità di adattare il proprio lavoro operativo da un lato alla norma e  dall’altro al bisogno/desiderio dell’utente del servizio. 
Di questa coerenza gli operatori hanno bisogno e lo renderanno evidente con le performance del torneo del PAI e le successive “schegge artistiche

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BARI - Convegno del 26 maggio

ANOSS Sez. Puglia il 26 maggio presso la sede del CELIPS, ente di formazione operante in Bari, ha realizzato un ottimo convegno dal titolo "La Responsabilità nella cura e assistenza". Si è parlato del problema della responsabilità nei servizi sotto tutti gli aspetti: organizzativi, assistenziali, legali ed etici.
Molto apprezzati gli interventi tutti di eminenti studiosi ed esperti del settore

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Segue una sintesi dell'intervento di Renato Dapero presente all'incontro quale vice presidente nazionale dell'associazione


ANOSS non è nata per scopi di mero interesse momentaneo, è nata, e noi la vogliamo far crescere, a difesa di un’idea di sviluppo della cura del non autosufficiente che mette realmente al centro l’uomo. Sappiamo benissimo che questo punto lo pongono tutti a fondamento dell’azione, ma noi vogliamo fare di più: non limitarci alla pura e semplice affermazione del principio ma costruire questa idea in modo concreto, svolgendo azioni che rendano il principio veramente possibile e attuale. Intendiamo mettere l’uomo al centro quindi intendiamo dare importanza e pari dignità all’anziano/disabile e all’operatore. Tutti gli operatori senza distinzioni e prevalenze perché noi siamo ANOSS Operatori Sociali e Sociosanitari quindi OSS, ma anche medici, infermieri, fisioterapisti, educatori/animatori, dietisti ecc.  Certo l’OSS assume un’importanza fondamentale per noi, in primo luogo per il peso numerico, trattandosi di oltre 340 mila in Italia, poi, e soprattutto, per l’importanza strategica del professionista che più di ogni altro opera ed è vicino al bisogno.
ANOSS si occupa di formazione a tutto campo. Agli OSS ma anche alle altre figure e pone un particolare rilievo alle figure che costituiscono il MIDDLE MANAGEMENT. La ragione è semplice: le figure intermedie sono quelle che più sopportano il peso dell’organizzazione e su di loro poggiano molte delle speranze di buon funzionamento e di efficace assistenza. Devono essere tecnicamente capaci e alo stesso tempo pronte a sopportare gli stress professionali per le responsabilità che in particolare ricadono su di loro. Sono stressate dai loro capi che vogliono il meglio al minor costo e lo sono anche dalle collaboratrici che a volte si sfilano dalle responsabilità o chiedono supporti tecnici. Senza parlare poi del coordinamento, cioè delle competenze necessarie a mantenere unita “la squadra” spesso eterogenea per età, capacità tecniche e cultura generale. 
L’altro argomento fondamentale da trattare è la motivazione. Per ANOSS motivazione e lavoro di squadra sono i due elementi del filo conduttore di ogni corso e costituiscono il fondamento della nostra mission. Sappiamo che il lavoro di cura è difficile e stressante, che spesso sfocia nel burnout, ma siamo anche convinti che sia anche il lavoro più bello per le sue componenti relazionali. È proprio valorizzando questa componente e portando a nudo le emozioni degli operatori che si può trovare la via per un più efficace rapporto tra i due soggetti umani che si confrontano nel delicatissimo rapporto di cura.
La Squadra si prepara
 
Noi intendiamo lottare per una evoluzione positiva della cultura del lavoro partendo dallo studio della situazione attuale . L’Italia è piena di vincoli corporativi che non sono mai stati abbattuti perché nessun partito ne ha veramente avuto l’intenzione. Così all’affacciarsi di una nuova categoria professionale alla soglia della popolarità ecco che la stessa immediatamente pensa di costituire il suo scudo da quello che ritiene siano le invasioni barbariche da parte delle altre funzioni. E inventa o propone la creazione di un albo o di un collegio o di un ordine. Forse l’immagine della professione ne guadagna perché quanto meno si è posta nelle stesse condizioni delle altre storiche, ma succede anche che lo sviluppo della cultura professionale, chiusa in difesa, diventa autoreferenziale. Nelle nostre realtà assistenziali bisogna abbattere i vincoli di vago sapore corporativo: tutti! Bisogna cancellare le rendite di posizione connesse alla storia delle professioni e questo non per cieco ideologismo, ma perché conviene a tutti che non ci siano steccati tra le professioni. Il rispetto per il lavoro dovrà tendere ad una serena interpretazione del concetto di uguaglianza: ognuno deve avere uguale dignità davanti al mondo in quanto lavoratore e in quanto portatore di una cultura professionale specifica. La specificità professionale deve essere un vanto, non per dividere, ma per formare un nuovo e più alto concetto di collaborazione. Questo è integrazione!
A chi si avvicina alla nostra associazione chiediamo anche di essere disponibile a collaborare nella costruzione di una nuova cultura del lavoro che superi le semplificazioni del mero interesse economico, magari da trasferire in compiacimento edonistico. Chiediamo di credere e di impegnarsi verso il principio dell’autorealizzazione. Viviamo in un mondo che ha superato i problemi della sopravvivenza di base, lavoriamo per aver i soldi sufficienti per vivere e per averne un po’ di più da investire. Noi dobbiamo dire basta al desiderio di spendere il di più per conquistare brevi soddisfazioni passeggere. Dobbiamo imparare a guardare avanti. Chiediamo di aiutarci a interrompere quella catena di cecità che si snoda nelle diverse classi sociali e giunge fino a noi. Non dobbiamo lasciarci guidare da chi guarda solo all’interesse particolare di quel momento particolare. Queste sono le guide cieche [1]a cui non dobbiamo affidarci quelli che ci raccontano tutto il bene possibile a parole e ci abbandonano a noi stessi nei fatti; interrompono lo sviluppo del nostro libero pensiero lasciando che le nostre menti si perdano nel magma televisivo. Si, certo, c’è anche un po’ di critica sociale, ma altrimenti come si potrebbe arrivare a una nuova cultura se non ci sforzassimo di essere portatori di un punto di innovazione? E come possiamo sperare che l’innovazione possa affermarsi se non ne prendono coscienza tutti gli strati della popolazione e per la sua parte insostituibile la classe dirigente?
A Keynes, il grande economista del secolo scorso a cui si deve gran parte delle soluzioni per risolvere la grande depressione del ‘29, è attribuito questo aforisma: “La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee ma nel rifuggire dalle vecchie”
In conclusione, l’atteggiamento innovativo è il connotato distintivo della nostra associazione e di questo siamo fieri, certi che faremo per la nostra parte il compito di proporre una nuova linea formativa e di conseguenza operativa in un momento che si fatica a comprendere e in cui tutti hanno bisogno di credere in qualcosa. Offriremo corsi di formazione tradizionali per far si che giovani disoccupati o inoccupati possano trovare modo di esprime le loro aspirazioni, ma offriremo anche forme nuove e diverse per cogliere al meglio il grandioso potenziale umano ed emotivo che veramente potrà fare la differenza nel lavoro di assistenza che ha una componente relazionale determinante.
.


[1] La Parabola dei ciechi è un dipinto a tempera su tela (86x154 cm) di Pieter Bruegel, databile al 1568 circa e conservato nel Museo di Capodimonte di Napoli. È firmato in basso a sinistra "BRVEGEL.M.D.LX.VIII.".
La scena raffigura un gruppo di sei ciechi che avanza in fila indiana, ciascuno appoggiandosi sulla spalla dell'altro, lungo una linea obliqua un po' sfasata rispetto al primo piano. Quattro avanzano poggiando una mano o il bastone sul compagno che lo precede, ma il primo già è caduto nel fossato e il secondo lo sta per seguire, trascinando tutti gli altri. Accentuato quindi il senso drammatico, con la rappresentazione contemporanea delle diverse fasi della caduta. Con grande realismo l'artista rappresentò i ciechi con lo sguardo perso nel vuoto e le cavità oculari vuote.
Essi sono simbolo della cecità spirituale umana, che riserva un destino infelice. ( da Wikipedia)

Exposanità: Un intervento al convegno ANASTE


Il MANIFESTO ANOSS

Ho partecipato al convegno promossa da ANASTE con una relazione sul significato della presenza dell'associazione  nel mondo sociosanitario e dell'importanza della formazione.

Ecco le PROPOSTE
1.      La prima cosa da fare è smetterla di illuderci che la politica possa aiutarci. Facciamo un bagno di realtà per evitare un bagno peggiore! I politici sono troppo occupati a salvare sé stessi per aver tempo per noi.
2.      Rilanciamo l’associazionismo. Non è nuova: il rilancio passa dunque attraverso questa presa di coscienza: dell’impotenza del singolo e della negatività della concezione corporativistica strisciante.
3.      Analizzare i punti di forza e debolezza dell’associazionismo distinguendo tra a) associazioni di volontariato e promozione sociale, b) associazioni datoriali e sindacali, c)associazioni di categoria, collegi e ordini.
a.      Rappresentano un patrimonio professionale e culturale di prim’ordine ma sono, nel nostro settore, numerose e scoordinate
b.      Sono due facce della stessa medaglia che mette in primo piano il lavoro di cura nell’aspetto socio-economico e lavoristico. Sono animate a volte da spirito di contrapposizione non solo dal punto di vista pratico della gestione del rapporto di lavoro, che sarebbe endemico e connaturato, ma anche limitato da diffusi pregiudizi sui grandi fini ideali del lavoro e dell’assistenza.
c.       Rappresentano un enorme bacino culturale e di professionalità ma sono troppo indirizzate alla cura , come si suol dire, del proprio orticello.
4.      Preso atto dei pregi, bisogna prendere decisioni nuove sui difetti. Nella migliore delle situazioni l’associazionismo si presenta diviso, qualche volta in contrapposizione e altre volte addirittura corporativo. È su questi difetti che si deve intervenire.
5.      Come ci proponiamo noi di ANOSS. Siamo un’associazione di promozione sociale e un compito che ci siamo assunti è la formazione, che significa, contributo alla creazione di una linea culturale. Almeno questo è l’obiettivo finale. Sappiamo benissimo che non ce la possiamo fare da soli e ci rivolgiamo a tutti per un aiuto. Però non vogliamo assomigliare a quei politici, non ci presentiamo spaesati e alla ricerca della “Lampada di Aladino”. Ci presentiamo con l’offerta di un contributo e con un messaggio forte e chiaro.

6.      FORMAZIONE INNOVATIVA
a.      Nella forma: il meno noiosa possibile
b.      Nei contenuti: meno dedicata alla tecnica e più orientata all’uomo
c.       Nei costi: costi avvicinabili grazie a grandi numeri,  formazione itinerante, utilizzo della relazione di scambio tecnico tra gestori


Clicca per leggere l'intera relazione
Ho aperto l'intervento con  una proiezione. Clicca e guarda il filmato



Convegno a Bari del 26 maggio - Relazione


LA RESPONSABILITÀ NELLA CURA E ASSISTENZA
aspetti organizzativi, assistenziali, legali ed etici


Presenza e significato dell'ANOSS nella realtà socio sanitaria assistenziale nazionale.
Ho accettato con molto piacere di svolgere un intervento nel convegno sui temi della Responsabilità nelle attività di cura e assistenza organizzato da ANOSS sez. Puglia.
Già il sottotitolo dice l’importanza dell’evento e ne misura l’ampiezza in quanto si propone di indagare gli aspetti organizzativi, assistenziali, legali ed etici facendo un excursus completo sulle responsabilità con un esame degli strumenti pratici e una riflessione su valori e principi. È una bella sfida!
in quanto esponente di un’associazione con delega all’ampliamento territoriale, potrei dire le solite cose promozionali magari parlando alla pancia dei giovani OSS o dei giovani disoccupati, per fare proselitismo.
Ma ANOSS non è nata per scopi di mero interesse momentaneo, è nata, e noi la vogliamo far crescere, a difesa di un’idea di sviluppo della cura del non autosufficiente che mette realmente al centro l’uomo. Sappiamo benissimo che questo punto lo pongono tutti a fondamento dell’azione, ma noi vogliamo fare di più: non limitarci alla pura e semplice affermazione del principio ma costruire questa idea in modo concreto, svolgendo azioni che rendano il principio veramente possibile e attuale. Intendiamo mettere l’uomo al centro quindi intendiamo dare importanza e pari dignità all’anziano/disabile e all’operatore. Tutti gli operatori senza distinzioni e prevalenze perché noi siamo ANOSS Operatori Sociali e Sociosanitari quindi OSS, ma anche medici, infermieri, fisioterapisti, educatori/animatori, dietisti ecc.  Certo l’OSS assume un’importanza fondamentale per noi, in primo luogo per il peso numerico, trattandosi di oltre 340 mila in Italia, poi, e soprattutto, per l’importanza strategica del professionista che più di ogni altro opera ed è vicino al bisogno.
ANOSS si occupa di formazione a tutto campo. Agli OSS ma anche alle altre figure e pone un particolare rilievo alle figure che costituiscono il MIDDLE MANAGEMENT. La ragione è semplice: le figure intermedie sono quelle che più sopportano il peso dell’organizzazione e su di loro poggiano molte delle speranze di buon funzionamento e di efficace assistenza. Devono essere tecnicamente capaci e alo stesso tempo pronte a sopportare gli stress professionali per le responsabilità che in particolare ricadono su di loro. Sono stressate dai loro capi che vogliono il meglio al minor costo e lo sono anche dalle collaboratrici che a volte si sfilano dalle responsabilità o chiedono supporti tecnici. Senza parlare poi del coordinamento, cioè delle competenze necessarie a mantenere unita “la squadra” spesso eterogenea per età, capacità tecniche e cultura generale. 
L’altro argomento fondamentale da trattare è la motivazione. Per ANOSS motivazione e lavoro di squadra sono i due elementi del filo conduttore di ogni corso e costituiscono il fondamento della nostra mission. Sappiamo che il lavoro di cura è difficile e stressante, che spesso sfocia nel burnout, ma siamo anche convinti che sia anche il lavoro più bello per le sue componenti relazionali. È proprio valorizzando questa componente e portando a nudo le emozioni degli operatori che si può trovare la via per un più efficace rapporto tra i due soggetti umani che si confrontano nel delicatissimo rapporto di cura.
Noi intendiamo lottare per una evoluzione positiva della cultura del lavoro partendo dallo studio della situazione attuale . L’Italia è piena di vincoli corporativi che non sono mai stati abbattuti perché nessun partito ne ha veramente avuto l’intenzione. Così all’affacciarsi di una nuova categoria professionale alla soglia della popolarità ecco che la stessa immediatamente pensa di costituire il suo scudo da quello che ritiene siano le invasioni barbariche da parte delle altre funzioni. E inventa o propone la creazione di un albo o di un collegio o di un ordine. Forse l’immagine della professione ne guadagna perché quanto meno si è posta nelle stesse condizioni delle altre storiche, ma succede anche che lo sviluppo della cultura professionale, chiusa in difesa, diventa autoreferenziale. Nelle nostre realtà assistenziali bisogna abbattere i vincoli di vago sapore corporativo: tutti! Bisogna cancellare le rendite di posizione connesse alla storia delle professioni e questo non per cieco ideologismo, ma perché conviene a tutti che non ci siano steccati tra le professioni. Il rispetto per il lavoro dovrà tendere ad una serena interpretazione del concetto di uguaglianza: ognuno deve avere uguale dignità davanti al mondo in quanto lavoratore e in quanto portatore di una cultura professionale specifica. La specificità professionale deve essere un vanto, non per dividere, ma per formare un nuovo e più alto concetto di collaborazione. Questo è integrazione!



Pieter Bruegel: La parabola dei ciechi
 
A chi si avvicina alla nostra associazione chiediamo anche di essere disponibile a collaborare nella costruzione di una nuova cultura del lavoro che superi le semplificazioni del mero interesse economico, magari da trasferire in compiacimento edonistico. Chiediamo di credere e di impegnarsi verso il principio dell’autorealizzazione. Viviamo in un mondo che ha superato i problemi della sopravvivenza di base, lavoriamo per aver i soldi sufficienti per vivere e per averne un po’ di più da investire. Noi dobbiamo dire basta al desiderio di spendere il di più per conquistare brevi soddisfazioni passeggere. Dobbiamo imparare a guardare avanti. Chiediamo di aiutarci a interrompere quella catena di cecità che si snoda nelle diverse classi sociali e giunge fino a noi. Non dobbiamo lasciarci guidare da chi guarda solo all’interesse particolare di quel momento particolare. Queste sono le guide cieche [1]a cui non dobbiamo affidarci quelli che ci raccontano tutto il bene possibile a parole e ci abbandonano a noi stessi nei fatti; interrompono lo sviluppo del nostro libero pensiero lasciando che le nostre menti si perdano nel magma televisivo. Si, certo, c’è anche un po’ di critica sociale, ma altrimenti come si potrebbe arrivare a una nuova cultura se non ci sforzassimo di essere portatori di un punto di innovazione? E come possiamo sperare che l’innovazione possa affermarsi se non ne prendono coscienza tutti gli strati della popolazione e per la sua parte insostituibile la classe dirigente?


A Keynes, il grande economista del secolo scorso a cui si deve gran parte delle soluzioni per risolvere la grande depressione del ‘29, è attribuito questo aforisma: “La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee ma nel rifuggire dalle vecchie”
In conclusione, l’atteggiamento innovativo è il connotato distintivo della nostra associazione e di questo siamo fieri, certi che faremo per la nostra parte il compito di proporre una nuova linea formativa e di conseguenza operativa in un momento che si fatica a comprendere e in cui tutti hanno bisogno di credere in qualcosa. Offriremo corsi di formazione tradizionali per far si che giovani disoccupati o inoccupati possano trovare modo di esprime le loro aspirazioni, ma offriremo anche forme nuove e diverse per cogliere al meglio il grandioso potenziale umano ed emotivo che veramente potrà fare la differenza nel lavoro di assistenza che ha una componente relazionale determinante.
E, da ultimo, e non per piaggeria, posso affermare che più conosco le caratteristiche umane diffuse nelle terre del nostro sud, forse per certi versi più povero ma non povero di cultura e di ideali, e più mi convinco che proprio in queste terre c’è una maggior propensione ad accogliere il senso profondo della nostra visione e del nostro messaggio.

Dott. Renato Dapero (ANOSS - Vicepresidente nazionale)
Intervento al convegno di ANOSS- Puglia
Istituto Borea – Sala conferenze
piazza Garibaldi 18 - Bari
26 maggio 2012




[1] La Parabola dei ciechi è un dipinto a tempera su tela (86x154 cm) di Pieter Bruegel, databile al 1568 circa e conservato nel Museo di Capodimonte di Napoli. È firmato in basso a sinistra "BRVEGEL.M.D.LX.VIII.".
La scena raffigura un gruppo di sei ciechi che avanza in fila indiana, ciascuno appoggiandosi sulla spalla dell'altro, lungo una linea obliqua un po' sfasata rispetto al primo piano. Quattro avanzano poggiando una mano o il bastone sul compagno che lo precede, ma il primo già è caduto nel fossato e il secondo lo sta per seguire, trascinando tutti gli altri. Accentuato quindi il senso drammatico, con la rappresentazione contemporanea delle diverse fasi della caduta. Con grande realismo l'artista rappresentò i ciechi con lo sguardo perso nel vuoto e le cavità oculari vuote.
Essi sono simbolo della cecità spirituale umana, che riserva un destino infelice. ( da Wikipedia)

mercoledì 2 maggio 2012

Trent'anni di lavoro- cortometraggio cineclub Piacenza

Come grande appassionato di cinema  mi sono associato al Cineclub "Giulio Cattivelli" di Piacenza e come operatore del mondo assistenziale e del welfare non posso che manifestare un grande interesse per la realizzazione di un opera cinematografica sul lavoro. In un'epoca come la nostra caratterizzata da incertezze e paure entrare in diretta sul tema e produrre un cortometraggio sul lavoro mi pare un'azione molto impegnativa e degna di nota soprattutto se pensate e realizzata a livello di cineclub.
Invito tutti gli interessati a presenziare alla prima proiezione pubblica del corto che si effettuerà il giorno 3 maggio a Piacenza all'auditorium della Fondazione in via Sant'Eufemia alle ore 21


Clicca per vedere la locandina

lunedì 30 aprile 2012

Un intervento a Bari

Ringrazio Leo Guaricci per l'impegno profuso nella creazione della sez. pugliese della nostra associazione ANOSS e per le occasioni di studio e confronto che propone. Mi ha invitato a partecipare ad un seminario di notevole spessore culturale e dagli ambiziosi obiettivi. Per il giorno 26 di maggio ha previsto un convegno con questo titolo:"La Responsabilità nella Cura e Assistenza -aspetti organizzativi, assistenziali, legali ed etici. mi trovo incluso tra relatori dotati di ben maggiore profilo e dovrò impegnarmi per portare una testimonianza che sia veramente  significativa della presenza dell'associazione ANOSS nella realtà socio sanitaria e assistenziale.
Nel convegno si parlerà anche di "Protocolli assistenziali" a cura del dott. D'Ambrosio, primario di anestesia e rianimazione dell'Ospedale Generale Regionale "Miulli". Si parlerà anche di responsabilità civili, penali e disciplinari  a cura dell'avv. Teresa Resta e, infine, chiuderà le relazioni il prof. Francesco Bellino, ordinario di Bioetica all'Università di Bari, col  titolo "il codice etico dell'OSS: un criterio oggettivo di rispetto della persona assistita.

Clicca per  leggere e scaricare  il programma


Di seguito trascrivo la pagina di commento pubblicata insieme al programma.
Destinatari, obiettivi e metodo:
Il workshop si rivolge a tutte le figure professionali che svolgono concretamente attività di cura sociosanitaria.
Si propone di offrire una panoramica delle responsabilità nel lavoro di cura culminanti nel problema etico legato alla professione di OSS, così come di tutte le altre professioni sociosanitarie, che intervengono con la propria opera sul disagio e sulla malattia.
Si richiedono precise soluzioni organizzative e rispetto delle norme, senso pratico e conoscenza tecnica, rispetto degli assistiti e degli altri professionisti che si devono coordinare nell’attività. Ma alla fine ciò che non può mancare è il riconoscimento dell’irripetibile unicità di ogni rapporto interpersonale culminante nella necessaria e a volte indelicata invadenza nel gesto di cura.
Ciò origina la necessità imprescindibile di uniformare la propria opera ad un principio etico. In un mondo che stenta a riconoscere valori universali si può rischiare un senso di spaesamento e concludere il proprio lavoro con la stessa freddezza di un compito ripetitivo e meccanico. Un principio etico e un criterio di rispetto della persona che possa appagare chi lo adotta affinché il lavoro di cura possa assumere la dimensione professionale e profonda che lo rende forse il più difficile ma anche il più ricco dei lavori.
I relatori saranno chiamati ad intervenire ad ampio raggio nel dibattito aperto anche a tutti i presenti a cui si offre quindi un’occasione reale di intervento e di confronto diretto sulle difficoltà tecniche e sulle complessità relazionali.
Sarà elemento caratterizzante dunque l'interazione continua tra i partecipanti per assicurare autenticità e sviluppare capacità di pensiero assertivo con possibilità di farne esperienza diretta e immediata. Questo evento è un’occasione dunque anche per svolgere una riflessione e uno studio di sé stessi, per scoprirsi, magari, in modo diverso, sollecitando parti di noi che nella vita quotidiana tendiamo a mantenere sopite.




martedì 24 aprile 2012

ANOSS a Bari - Una prima sintesi

A parte la prima giornata  in cui abbiamo semplicemente ascoltato gli interessanti interventi che hanno arricchito la sessione plenaria e abbiamo anche condotto alcune interessanti attività di PR, il vero momento ANOSS è stato il secondo giorno. Ci siamo presentati in forze in una sala strapiena con "La Squadra" di Campobasso e altre attività spettacolari.
"La Squadra" ha lavorato con una tecnica molto interessante alternando supporti multimediali all'interpretazione scenica in diretta. Si può dire un vero e proprio spettacolo del nostro tempo. I filmati originali sono stati realizzati direttamente dalla sezione Molise manifestando una certa attitudine a scrivere e realizzare sceneggiature originali nonché un'ottima capacità nella recitazione. Recitazione, perché di questo si è trattato, estremamente convincente anche quella realizzata in diretta sulle fasi della realizzazione del PAI.
La Sez. Molise ci ha regalato poi una performance particolare di don Franco d'Onofrio, un anticonformista appassionato di musica e filosofia che ci ha regalato un'esegesi della canzone "La cura" di Battiato.
per parte nostra ovvero di ANOSS Emilia Romagna ci siamo divertiti ma soprattutto emozionati con le rinnovate interpretazioni tragiche di Irene accompagnate da una rasserenante performance di Letizia. Un'accoppiata ormai inscindibile che farà parlare di sé. In bene, è ovvio, e con molta ammirazione!.
Per il momento, oltre alla canzone, abbiamo solo il montaggio di due video disponibili su youtube ai link che seguono

"La Squadra" Prima
"La Cura" di Battiato-significato
"La Cura" di Battiato - canzone

Il Punto del 25 aprile

La data è delle più importanti e significative per tutti gli Italiani. Forse molti non se ne curano, forse troppi vivono sereni e solo un po' indispettiti dal rigore che ci viene imposto dal Governo in carica. Bisognerebbe ricordarsi che una sessantina di anni fa  si usciva con spargimento di sangue da una situazione politica che aveva inflitto ai cittadini sofferenze e ingiustizie. Anche adesso siamo usciti da una specie di regime.. ma niente si può paragonare.
Comunque Lasciamo perdere le questioni politiche e i paralleli azzardati e pensiamo semplicemente a quali e quante difficoltà si devono affrontare oggi per alleviare la sofferenza delle persone in stato di dipendenza per la loro non autosufficienza fisica o mentale. ANOSS svolge una missione ad ampio spettro e in questo periodo focalizza prevalentemente l'obiettivo della formazione e della divulgazione delle buone prassi.
CORSO di FORMAZIONE. Stiamo portando a termine il primo corso di alta formazione destinato alla preparazione del Middle Management dei servizi sociosanitari. Le lezioni ormai sono terminate e venerdì 27 con la partecipazione alla lezione su motivazione e rapporto coi parenti concluderà anche la fase delle attività esterne. Ai primi di giugno ci sarà l'ultima giornata, in cui si offrirà un caffè a chiunque voglia partecipare e le  partecipanti al corso presenteranno il loro lavoro, la loro "tesi".
CONVEGNI. I convegni sono importanti soprattutto se  riescono ad essere un mezzo di forte provocazione e di comunicazione originale. Questa è la nostra convinzione e la nostra politica è di conseguenza quella di parteciapare tutte le volte che si riesce mostrando sempre una faccia nuova e diversa. Soprattutto ci teniamo moltissimo ad essere coinvolgenti e sempre seguiti dai partecipanti. L'ultima performance l'abbiamo realizzata a Bari al forum sulla non autosufficienza organizzato dall'editore Maggioli. Nella missione di Bari abbiamo portato anche i colleghi di ANOSS Molise a cui va il nostro plauso per la magnifica interpretazione de "La Squadra" Abbiamo realizzato alcuni video che proponiamo su you tube.
IN MAGGIO il programma è molto impegnativo. Si parte con Exposanità a Bologna in cui saremo presente con uno stand e con tre convegni. riproporremo "La Squadra" in due occasioni. Una è un incontro tra squadre, il famoso torneo del PAI che avevamo lanciato lo scorso novembre e l'altra è una variante che prevede la continuità tra una squadra dell'AUSL e una della RSA. Completeremo poi il nostro programma con una giornata sull'Alzheimer. Non contenti di questo a fine mese avremo un incontro di estremo interesse a Perugia, dove, al termine di un convegno sull'accreditamento, ospite un dirigente della Regione riproporremo un elemento deò torneo del PAI tra la nostra squadra e quella di Campobasso. Continuate a seguirci... non vi annoierete!
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sabato 21 aprile 2012

Intervento di Nichi Vendola al forum sulla non autosufficienza

Riportiamo la trascrizione puntuale delle ultime battute del discorso di Vendola al forum di Bari del 18 aprile.
sono parole interessanti che devono servire da stimolo ad essere forse anche un po' combattivi nella nostra professione di operatori dei servizi socio sanitari. ecco il testo dell'intervento e di seguito i link ai video su you-tube.

"Io penso che non possiamo essere, noi e voi che studiate, che lavorate nel settore dei diritti delle persone non autosufficienti, penso che abbiate il dovere di non prestarvi al gioco di chi vuole trasformarvi  in “vuoti a perdere” in una sorta di delega specialistica, affinchè, da un’altra parte, si possa continuare a disfare istituzionalmente quello che voi fate nelle trincee dell’accoglienza delle persone con difficoltà. Noi avremmo bisogno di uscire da questa crisi completando l’opera novecentesca. Per me l’opera novecentesca è quella che dovrebbe distruggere l’ideologia come dato, perché dovrebbe scoprire di essere tutti quanti diversamente abili e in questo bilanciamento poter riscoprire che la forza del nostro essere umani è nel riconoscerci reciprocamente fragili e bisognosi gli uni degli altri.
In questo quadro in Puglia abbiam provato a mettere in piedi, in forme nostre, u modello di welfare in cui i diritti universali non conoscessero steccati né ideologici, né clericali di nessun tipo. In cui le persone potessero essere guardate con un rispetto assoluto come portatrici di ricchezza e di dignità"

Clik qui per il Video
Video di Noemi "Vuoto a perdere"
Video di -Vuoti a perdere - Zen Circus

venerdì 13 aprile 2012

L'opinione - Commento sulla politica da rinnovare


E come la singola foglia non ingiallisce senza che la pianta tutta ne sia complice muta, Così il malvagio non potrà nuocere senza il consenso tacito di voi tutti. Insieme avanzate, come in processione, verso la vostra essenza divina. Voi siete la via e i viandanti. (Kahlil Gibran – Il Profeta – Cap 12 sulla colpa e il castigo)

Ho pubblicato su face book questa citazione da uno scritto di K Gibran perché volevo far capire a tutti che non possiamo fermarci e fingere di non essere interessati o di non aver colpa se le cose vanno male. Dice l’autore che qualunque malvagio non può compiere gli atti negativi e dannosi per tutta la società senza che in qualche modo abbia ricevuto il nostro consenso. Certo non un consenso esplicito e consapevole, ma non per questo la cosa è poco grave. Dobbiamo sapere che non possiamo cantare “in questo mondo di ladri” senza comprendere che in una certa misura siamo anche noi responsabili del fatto che il nostro mondo sia pieno di ladri!. Ma come possiamo tollerare che i rimborsi elettorali siano così alti che i loro legittimi destinatari dopo aver pagato tutte le spese elettorali con quelli avanzati si comprano le case o altro e fanno investimenti in Tanzania o altrove. Fanno investimenti??! Ma per far fronte a cosa? A quale futuro incerto devono pensare se si fanno loro le leggi e stabiliscono di darsi tanti soldi da non saper più cosa farne dopo averli sperperati al massimo della loro forza! E noi che abbiamo saputo questo stiamo li a guardare la televisione? Beh, certo siamo in un’epoca in cui c’è la democrazia rappresentativa. Abbiamo eletti questi signori e loro ci rappresentano quindi di cosa ci dobbiamo stupire se stiamo li a guardare? È normale sono loro  la nostra guida spirituale, gli uomini guida, coloro che ci portano verso il futuro..! noi siamo stati ad eleggerli quindi siamo complici del loro delitto. Anche se non hai votato per l’ultimo ladro che hanno scoperto poco importa, hai votato per un altro ladro o, se sei stato fortunato, per un “non ladro” che sapeva, però, di essere circondato dai ladri. E nessuno li ha denunciati quindi col tuo voto ti sei reso complice di un ladro o, nella migliore delle ipotesi, sei complice di un complice. Pensaci!!!


"... quindi non essere foglia: sii albero!"

Negli auguri di Pasqua ho voluto raccontare un fatto che mi è realmente accaduto, cioè un mio vicino, mentre trasportavo cespugli tagliati per il gelo, mi chiede di parlare del Governo. Non ho molta voglia di rispondere e butto lì un giudizio su Monti: - è come la Primavera – dico – viene e ci fa notare tutti i danni, ma non è il responsabile. Responsabile è la stagione precedente -. Il mio vicino pensa che sia una dichiarazione entusiastica verso Monti e mi attribuisce un giudizio di totale esaltazione. Dice – allora lei lo considera un salvatore!- No non proprio un salvatore: ci indica una strada, ma a salvarci dobbiamo pensarci noi col lavoro e col massimo impegno.
Tutto sommato questa visione pasquale non era male perché ci metteva di fronte alle nostre responsabilità e ci faceva pensare che, si, ci aspettano momenti di sacrificio, ma col nostro impegno potremo raggiungere di nuovo un buon livello di vita sociale.
Ed ecco che neanche una settimana dopo arrivano le notizie devastanti del terremoto padano. Un terremoto terribile che apre le ferite dei terremoti precedenti e che spinge verso nuove paure e a un senso di impotenza.  Meglio non uscire dalla visione di Pasqua, questi nuovi danni della politica consideriamoli altri cespugli inariditi dal gelo, gli ultimi di cui ci siamo accorti. Certo la ricetta non cambia: dobbiamo lavorare per ripristinare buone condizioni di vita, ma questa volta aggiungo che dobbiamo anche dirlo ai nostri interlocutori, che così non va. Dobbiamo dire che gli anni delle vacche grasse sono finiti, questo noi l’abbiamo capito, ma sono finiti anche per loro! E loro non sembra proprio che lo vogliano capire!

giovedì 12 aprile 2012

Il Punto (del 12.04.12)




Con la rubrica "Il Punto" presentiamo un a sintesi sulle più significative attività svolte di recente dall’associazione ANOSS.

Vieni a prendere il caffè da noi – Proseguono gli appuntamenti a cadenza mensile. Dopo la prima edizione a Bologna ospiti della coop Àncora in cui abbiamo parlato del codice deontologico dell’OSS abbiamo realizzato il secondo a Scandiano in una struttura gestita dalla Coopselios. Qui abbiamo realizzato un evento sul tema dell’accoglimento, e della cura dell’anziano malato di Alzheimer. Il costante successo dell’iniziativa ci incoraggia e anche per il mese di Aprile abbiamo previsto un incontro che si svolgerà a Montecchi Emilia sempre in provincia di Reggio Emilia. Questa volta saremo ospiti della Casa della Carità “San Giuseppe” e il tema sarà la relazione coi parenti. Come sempre ci sarà un’introduzione a cura dei padroni di casa e un dibattito successivo mentre si prende il caffè. Questa volta al dibattito prende parte Letizia Espanoli da cui ci aspettiamo un appassionato intervento, come è suo solito.. la ringraziamo in anticipo così come ringraziamo l’azienda ospitante e  Tena che ha deciso di sostenere questo viaggio di comunicazione e sviluppo attraverso le realtà operative della Regione.  Clicca sui link per i report dell’incontro di Bologna, su quello di Scandiano e sull’Invito a Montecchio Emilia.

Forum di Bari – ANOSS ha un grande appuntamento a Bari per la prima edizione sud del Forum sulla non autosufficienza. Ci presentiamo in forze per valorizzare e sostenere la prima performance di ANOSS Molise, la sezione che si è formata da poco a Campobasso per iniziativa di un gruppo molto attivo. Avremo modo di conoscerli da vicino e di apprezzare la loro cultura e la loro vivacità. Per maggiori info clicca per leggere Articolo e Programma 


Corso sul Middle Management. È in via di conclusione il corso che ha avuto inizio a gennaio rivolto alle operatrici con responsabilità intermedia e agli OSS che aspirano a miglioramento di ruolo. Il corso è stato seguito da un appassionato gruppo omogeneo per qualifica ma di diversa provenienza: in parte da ente pubblico e due gruppi di due diverse cooperative. Siamo alle battute finali: è già stato deciso il tema da svolgere come project work e entro il mese di aprile ci sarà anche la visita esterna ad un’altra realtà con partecipazione ad un seminario e redazione di un report. È ferma intenzione del gruppo docente di riproporre il corso in una versione rivisitata per renderne ancor più forte l’efficacia. Presto lo presenteremo.

Expo sanità. ANOSS partecipa ad Exposanità con tre eventi. Tutti di portata molto innovativa e interessanti presto pubblicheremo i programmi in modo dettagliato. Per ora accedete alle info exposanità.

Project 2013. A seguito degli orientamenti espressi nell’ultima seduta del Direttivo abbiamo incominciato a prendere contatti con aziende potenziali sponsor e con altre associazioni per valutare l’opportunità e la fattibilità di un grande evento a portata nazionale da realizzare nella primavera avanzata del 2013.  I primi contatti sono andati bene: appena si sarà definita la linea in modo documentabile diffonderemo con precisione l’informazione. Per ora ci limitiamo a dire che il 2013 sarà l’anno del grande evento ANOSS.

Bollettino periodico. È allo studio l’impaginazione e la grafica di un volantino periodico per  la diffusione delle informazioni ANOSS. Il primo numero è previsto per settembre 2012. Per il momento ci accontentiamo delle info via internet. Raggiungiamo molte persone, ma siamo certi che un bollettino stampato avrà la forza maggiore del documento che rimane e che permette di prendere in considerazione le notizie e le proposte in ogni momento e senza accendere il computer.

giovedì 5 aprile 2012

Buona Pasqua a tutti!

La Pasqua cristiana celebra la resurrezione di Gesù. 
Leggendo qua e la su internet, fonte potente anche non del tutto controllata, si può scoprire che ripropone e in un certo senso si sovrappone a feste più antiche e pagane in onore dell'arrivo della primavera. E si scopre anche che la Pasqua ebraica celebra la liberazione dalla schiavitù in Egitto. Tutte feste che celebrano un passaggio e rappresentano una liberazione.
E quest'anno di cosa ci siamo liberati? 
Voglio raccontare un episodio recente.
Qualche giorno fa stavo portando al punto di raccolta dei rifiuti di giardino una quantità di piante e cespugli tagliati.
 Che inverno abbiamo avuto, punte di -18 e tanti, troppi giorni con la temperatura massima a -10! Molte piante sono morte e le abbiamo dovute tagliare.
- Meno male che l'inverno è finito -  mi dice un vicino di casa, mi parla sempre quando mi vede e spesso di politica.
- Si - rispondo - era ora che si potesse stare un po' fuori all'aperto a fare qualche lavoro in giardino-
- Già - dice lui, ma parlare del clima non gli piace e subito cede alla tentazione di parlarmi del nuovo Governo, era tanto che non mi incontrava...
- E Monti, Monti: cosa ne dice?-
- Guardi... niente ne dico - e intanto mi cade l'occhio sui miei cespugli tagliati.
- Il nuovo Governo è... come la primavera... si va nel giardino e si vedono i danni della stagione precedente -
- Ma.. ma, allora secondo lei Monti è una potenza, una forza della natura, quello che ci fa resuscitare..-
- Eh... no, amico mio, non ci fa resuscitare. Non ha un potere così grande, resuscitare a Pasqua capita uno sola volta e solo a chi ha ben più potere di Monti..! -
Il mio vicino resta un po' spaesato. Non capisce bene che razza di storia gli voglio propinare, così devo spiegarmi  meglio.
- Vede, la primavera non ha colpa per i  miei cespugli morti, è colpa della stagione precedente, ma  da sola  la primavera non riuscirà a far diventare bello il mo giardino. E così è Monti, non è colpa sua il dissesto economico e morale che c'è in Italia. Lui è arrivato a fare il potatore... e non è mica tanto bello fare tagli così profondi.-
Allora il mio amico si riprende, mi garda e trova ancora un'idea per parlare.
- Ma lei adesso farà ben qualcosa, metterà delle piante nuove, zapperà, pulirà tutto. Si, dovrà lavorare molto, molto più che in passato, ma alla fine il suo giardino tornerà bello. Se lei si impegnerà il suo giardino tornerà bello e anch'io.. anzi la saluto. Anch'io vado a vedere il mo orto..-
- Certo amico mio, certo che se ci impegneremo tutti i nostri orti e i nostri giardini torneranno belli. Vede che ha capito?! Non aspettiamoci niente di più dal Governo è già molto che ci metta di fronte ai nostri problemi e non ce li nasconda. A noi spetta usare la forza della stagione nuova e imboccare il "Passaggio" verso la strada del rinnovamento!
Buona Pasqua a tutti!!